La storia del calcio non è fatta solo di grandi campioni ed ottimi comprimari, e neanche di questi e degli allenatori che li mettono in campo, ma anche di grandi dirigenti bravi a creare e gestire squadre poi capaci di far bene, dare spettacolo, vincere e continuare a farlo nel tempo: a quest'ultima categoria appartiene sicuramente Giuseppe Marotta, ormai ex a.d. della Juventus che sabato ha dato il suo addio alla Vecchia Signora, e che oggi è stato di fatto silurato dalla società bianconera che l'ha escluso dal proprio CdA. In quest'occasione non si vuole fare un'analisi economico-finanziaria, né politica, delle scelte fatte dal vertice juventino, ma semplicemente dare un'occasione agli appassionati di calcio ed anche fantacalcio di dare un'occhiata immediata a ciò che è stato capace di fare il buon Marotta negli ultimi 8 anni, il periodo della sua permanenza alla Juve, nel bene e nel male in termini di calciomercato.

Partiamo dalle cose belle, e dunque dalla top-11 degli acquisti fatti da Marotta dal giugno 2010 all'agosto 2018, slot temporale nel quale la sua squadra è stata capace di vincere tutto quello che c'era da vincere in Italia, e di sfiorare per due volte la Champions League contro mostri sacri quali il Barcellona di Messi ed il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. A proposito di CR7, è proprio il portoghese l'ultimo grande colpo piazzato da Marotta, e dunque è suo uno dei tre posti nel tridente offensivo, ma ci arriviamo con ordine, consci che comunque qualche nome eccellente resterà fuori. Per esempio Lichtsteiner, colonna bianconera sino al giorno del suo addio, ma per il ruolo di terzino destro non si può che scegliere Dani Alves. Dietro di lui, in porta, spazio all'attuale estremo difensore: Szczesny. Anche Bonucci e Barzagli, ancora oggi alla Juve, fanno parte di questa squadra speciale, mentre a sinistra un altro pezzo dell'attuale roster di mister Allegri, cioè il brasiliano Alex Sandro. La cerniera di centrocampo è parte di quella che portò la Juve sino alla sconfitta di Cardiff: Vidal, Pirlo e Pogba. Il trio d'attacco, pura meraviglia, è composto dal già citato Ronaldo e da due argentini: Tevez ed Higuain.

Come già detto, però, esiste anche l'altra faccia della medaglia, perché dietro a tante vittorie e tanti acquisti di livello, c'è una squadra (e qualche riserva lasciata fuori) di scelte errate che i fantallenatori ricorderanno bene. Rubinho in porta, praticamente mai utilizzato. Difesa, da destra a sinistra, composta da Isla, Rinaudo, Lucio e Traoré: sfidiamo chiunque a trovare aspetti positivi di qualunque tipo da un muro arretrato del genere. Centrocampo a 4 in linea: Krasic a destra, un inizio da urlo con tante annesse aspettative, poi via via un calo continuo con la simulazione di Bologna come picco verso il basso; Lemina ed Hernanes in mezzo, non perché siano stati i peggiori in assoluto, ma perché da loro ci si aspettava sicuramente di più a livello di prestazioni e bonus; fascia sinistra di competenza di Martinez, arrivato con l'obiettivo di stupire, ma che in definitiva non ha mai lasciato neanche speranze ai tifosi juventini. Infine il tandem d'attacco che non può non rispondere ai nomi di Bendtner ed Anelka, due meteore che non sono state neanche un fallimento dell'altro mondo, ma che occupano di diritto queste due caselle per tutto ciò che (non) hanno fatto nella loro esperienza in Italia.

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Sia nella top-11 che nella flop-11 avremmo potuto individuare tanti altri nomi, ma ben 8 anni di calciomercato è inevitabile che costringano a delle scelte che comunque non appaiono così fuori dal mondo.