#LaClasseNonÈAcqua sbarca nel 1959, anno d'oro per i centrocampisti: Schuster, Paz, Gallego e Carletto Ancelotti lasciano fuori dalla lista Cherenkov e Diamantino. Difesa solida con Vierchowod e McGrath, che si fanno preferire a Terry Fenwick e Michael Klein. Davanti attacco rapido e imprevedibile con Ramon Diaz ed El Lobo Carrasco, meglio di Kola e Jara.

+

Michel Preud'Homme, 24/01/1959

Semplicemente uno dei migliori portieri della storia, il belga Preud'Homme ha interpretato il ruolo con grandi capacità tecniche, reattività e precisione nei rilanci. Ha portato il non quotato Mechelen alla vittoria della Coppa delle Coppe e della Supercoppa UEFA. All'età di 35 anni ha disputato il Mondiale americano venendo eletto miglior portiere della competizione con il Premio Yashin.

José Leandro de Souza Ferreira, 17/03/1959

Meglio noto solo come Leandro, è stato un terzino destro dalle notevoli qualità tecniche e di velocità, che lo hanno reso spesso adattabile come esterno di centrocampo. Ha giocato il Mondiale del 1982 e si è rifiutato di giocare quello successivo per contrasti con l'allora CT Telé Santana. Dopo aver vinto tutto con la maglia del Flamengo, si è ritirato a Cabo Frio per gestire un hotel con la famiglia.

Paul McGrath, 04/12/1959

Sangue misto per lui, con la madre irlandese e il padre nigeriano. Fisico possente e splendida presenza fisica, McGrath ha mosso i suoi passi nel Regno Unito, giocando oltre 160 partite con il Manchester United e 252 con l'Aston Villa. E' stato inserito quattro volte nella lista del Pallone d'Oro, oltre ad aver avuto il merito di vincere il premio individuale nel 1982 come miglior giocatore del campionato irlandese e nel 1993 come miglior giocatore nientemeno che dell'intera Premier League.

Pietro Vierchowod, 06/04/1959

Considerato a pieno titolo uno dei migliori difensori italiani di sempre, con un palmares di tutto rispetto. Tra Sampdoria, Roma e Juventus ha vinto di tutto, tra cui la Champions' League del 1996. Ha conquistato anche il Mondiale del 1982 con la maglia della nazionale azzura, pur senza mai scendere in campo. Lo "zar", come veniva chiamato per le sue origini russe (il padre, Ivan Ivan Lukjanovi? Verchovod era un soldato originario di Kiev, che fu prigioniero a Bolzano, Pisa e Modena, che alla fine del secondo conflitto mondiale si rifiutò di tornare in patria) era difensore tenace e velocissimo, ma anche molto forte. Diego Armando Maradona, non uno qualunque, lo chiamava "Hulk".

Anatoliy Vasilyovich Demyanenko, 14/02/1959

Terzino dell'URSS dotato di grande corsa e dinamismo, capace di imporsi nel calcio che conta. Già vincitore nel 1980 del premio come miglior giocatore dell'Europeo Under 21, Demyanenko non si è fermato qui, e ha vinto nella sua carriera diversi titoli in Russia, oltre che premi individuali come miglior giocatore ucraino (2 volte) e miglior giocatore dell'Unione Sovietica nel 1985.


Ruben Walter Paz Marquez, 08/08/1959

Più semplicemente Ruben Paz, è stato un centrocampista rapido, intelligente e dinamico. Vincente nel suo habitat sudamericano, l'uruguayano ha vinto tre campionati in patria e altrettanti in Brasile, mentre non è riuscito a lasciare lo stesso segno nell'avventura italiana al Genoa. Tornato in Argentina, è tornato a fare la voce grossa vincendo il premio di miglior calciatore sudamericano nel 1988, otto anni dopo aver vinto con la Celeste il Mundialito.

Carlo Ancelotti, 10/06/1959

Carletto da Reggiolo, o "Carlo Magno", come chiamato in Spagna, non ha bisogno di tante presentazioni. Solo da allenatore è riuscito a fare meglio di quanto aveva fatto da calciatore, entrando nella stretta cerchia di personaggi (insieme a Robert Paisley e Zinedine Zidane) a vincere la Coppa Campioni/Champions' League due volte da calciatore e tre volte da allenatore. E' considerato uno dei migliori allenatori al Mondo ed è entrato nel 2004 a pieno merito nella Hall of Fame del calcio italiano.

Bernd Schuster, 22/12/1959

Dal Colonia al Bayer Leverkusen, passando per 13 stagioni nella penisola iberica, indossando le maglie di Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid (di cui è stato anche allenatore nella stagione 2007/2008, in cui ha vinto la Liga e la Supercoppa spagnola). Centrocampista di grande qualità, ha vinto per due volte il titolo individuale di miglior giocatore straniero della Liga (nel 1984/85 e nel 1990/91). Paradossalmente non è mai riuscito a disputare un Mondiale, ma si è messo al collo la medaglia d'oro vincendo l'Europeo italiano del 1980: anno in cui è arrivato secondo nella classifica per il Pallone d'Oro alle spalle del connazionale Rummenigge.

Ricardo Gallego Redondo, 08/02/1959

Centrocampista spagnolo in grado di abbinare quantità e qualità. Ha trascorso praticamente quasi tutta la sua carriera nelle fila del Real Madrid con 250 presenze in 9 stagioni, prima di chiudere la sua carriera con le parentesi all'Udinese e al Rayo Vallecano. Con la maglia della Spagna ha collezionato 42 presenze condite da un argento europeo nel 1984.

Ramon Angel Diaz, 29/08/1959

L'argentino Ramon Diaz, attaccante veloce dal fisico minuto e con un discreto fiuto del gol. Ha dimostrato le sue qualità in età ancora giovane vincendo da protagonista il Mondiale Under 20 nel 1979 con la maglia dell'Argentina, segnando addirittura 8 reti. Dopo aver vinto tutto in 4 stagioni nel River Plate, gira l'Italia, passando per Napoli, Avellino, Fiorentina e infine Inter. Lascia i nerazzurri dopo aver vinto lo Scudetto dei Record per far spazio a Jurgen Klinsmann nell'ottica del tetto massimo presente all'epoca per i tre stranieri. Finisce la carriera segnando valanghe di gol in Giappone, prima di diventare stimato allenatore.

Francisco José Carrasco Hidalgo, 06/03/1959

Francisco Carrasco, detto Lobo, è stato un attaccante di grande movimento, magari non troppo prolifico, ma utilissimo alla manovra offensiva. Undici stagioni e oltre 260 presenze con la maglia del Barcellona, è il giocatore ad aver vinto per più volte la Coppa delle Coppe, sollevata per ben tre volte in blaugrana.

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi.#LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.