Il viaggio de #LaClasseNonÈAcqua arriva all'anno 1957. Il 4-2-3-1 disegnato parte dal portiere Grobbelaar, incubo dei tifosi romanisti, che si lascia preferire all'azzurro Stefano Tacconi. Difesa che riscatta il Belpaese con Collovati e Cabrini. Gli inglesi Hoddle e Robson fanno legna per la qualità di Strachan, Ceulemans ed Eder, che vince il ballottaggio con il CT della Polonia Nawalka. Unico riferimento offensivo Elkjaer-Larsen, che relega in panchina lo svizzero Brigger.

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Bruce David Grobbelar, 06/10/1957

Tifosi della Roma a parte, a tutti ha strappato un sorriso con il suo balletto sulla linea di porta nella finale di Coppa dei Campioni tra Roma e Liverpool, vinta dai Reds anche grazie alla sua capacità di distrarre i giocatori romanisti, su tutti Ciccio Graziani. Ma la storia di Grobbelaar è ricca di tanto altro: cresciuto come potenziale giocatore di cricket in Sudafrica, ha subito, a suo dire, nel Jomo Cosmos, la discriminazione razziale (inversa da quella che ci si aspetta) da bianco in una squadra di giocatori di colore. Il calcio lo ha salvato dalla guerra in patria, dove è stato costretto a uccidere per sopravvivere. Ha vissuto la tragedia dell'Heysel e sempre il calcio lo ha aiutato a superare il trauma e a vivere una carriera da protagonista come uno dei migliori nella storia del Liverpool.

Adri van Tiggelen, 16/06/1957

Laterale olandese di buona gamba, meglio conosciuto semplicemente come Adri, ha scritto pagine di storia della nazionale Oranje vincendo l'Europeo del 1988. Un campionato vinto con la maglia del PSV e razzia di titoli in Belgio con la maglia dell'Anderlecht.

Patrick Battiston, 12/03/1957

Nato e cresciuto in Francia, ma con origini venete evidenti. La sua famiglia era formata da emigranti veneti di Cinta Caomaggiore (che gli ha riconosciuto la cittadinanza onoraria nel 2009). Oltralpe ha scritto le pagine della sua carriera, vincendo anche l'Europeo con la maglia della nazionale francese, oltre ad aver collezionato 5 campionati francesi, tra gli altri trofei vinti, con la maglia del Bordeaux, del Saint-Etienne e del Monaco. Resta negli annali il momento in cui è stato "investito" da Schumacher: non il pilota, ovviamente, ma il portiere tedesco, che gli costò una vertebra, due denti e altrettanti giorni di coma.

Fulvio Collovati, 09/05/1957

Difensore friulano elegante e tecnico, abile nel gioco aereo, cresciuto nelle giovanili del Milan e passato ai cugini nerazzurri, prima di Udinese, Roma e Genoa. Una carriera impreziosita da tanti successi con la maglia rossonera addosso, culminati nella Coppa del Mondo alzata al cielo di Madrid nell'estate del 1982.

Antonio Cabrini, 08/10/1957

Terzino moderno, che sarebbe efficace anche al giorno d'oggi. Ha composto una delle linee difensive migliori della storia del calcio italiano. Anche lui trionfatore in Spagna con la nazionale azzurra sul tetto del Mondo, nonostante il rigore fallito nella finale contro la Germania. Difensore prolifico, ha segnato 9 gol con la maglia della Nazionale, e ricercatissimo dalle donne fuori dal campo, fino a essere appellato "Bell'Antonio" o "Fidanzato d'Italia". Oltre al Mondiale, ha vinto letteralmente tutto quello che c'era da vincere con la maglia della Juventus.

Bryan Robson, 11/01/1957

Un'autentica istituzione del Manchester United in mezzo al centrocampo. Giocatore intenso e affidabile, in grado di collezionare la bellezza di 750 presenze con la maglia dei Red Devils, conditi da 74 gol, dopo aver giocato 7 stagioni al West Bromwich e prima di aver chiuso la carriera nel Middlesbrough. In bacheca per lui due campionati inglesi, 4 coppe d'Inghilterrra, 2 Coppe di Lega inglese, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa UEFA.

Glenn Hoddle, 27/10/1957

Ricordato anche per qualche intervento sopra le righe nelle dichiarazioni da allenatore e per il recente attacco cardiaco avuto, ma in campo era una presenza importantissima per ogni squadra in cui ha militato, su tutte il Tottenham Hotspurs, con la cui maglia ha totalizzato quasi 400 presenze, prima di andare a vincere il campionato francese con il Monaco.

Gordon Strachan, 09/02/1957

Destro di centrocampo dalle spiccate doti offensive e icona del calcio britannico sia nella sua parentesi scozzese che in quella inglese. In entrambi i paesi è stato nominato miglior giocatore dell'anno (rispettivamente nel 1980 e nel 1991). 138 gol in oltre 600 partite ne fanno uno dei centrocampisti britannici con maggior tasso realizzativo.

Jan Ceulemans, 28/02/1957

Nonostante la recente infornata di fenomeni, in Belgio continua a essere considerato quantomeno uno dei giocatori più forti della storia del calcio belga. Calciatore completo, in grado di giocare esterno di centrocampo ma anche seconda punta, grazie alla capacità di abbinare un fisico possente a una buona tecnica e capacità di dribbling. Giocatore di contatto tra il calcio passato e quello moderno, ha legato il suo nome al Club Bruges, con cui ha vinto 15 trofei. Un duro scontro con Ivan Zamorano gli è costato la fine della carriera agonistica.

Eder Aleixo de Assis, 25/05/1957

Ala sinistra di rara potenza e dal gol facile. Il suo tiro era impressionante: la sua traversa contro l'Argentina nel 1982 ha raggiunto la velocità di 174,5 km/h, in parità con Hami Mandirali per il quarto tiro più potente di sempre. Come molti mancini, usava il destro principalmente solo per camminare, ma questo non gli ha evitato di segnare grandi quantità di gol in giro per il Brasile.

Preben Elkjaer-Larsen, 11/09/1957

"Cavallo Pazzo", o prima ancora "Pazzo di Lokeren", ha reso grande l'Hellas Verona arrivando dalla Danimarca, sfiorando più volte la vittoria del Pallone d'Oro nell'era di Platini e Tigana. Ha dovuto "accontentarsi" nel 1984 del titolo di calciatore danese dell'anno. A Verona ha vinto lo Scudetto e in molti lo avrebbero voluto sindaco. Anche qui si è dovuto "accontentare" di diventare cittadino onorario.

Per chi crede che il calcio, come il buon vino, magari migliorerà invecchiando, ma che quelle passate siano sempre ottime annate. Per chi è vintage inside (e anche un pizzico nerd outside). Per chi al calcetto del giovedì "sai, io sono nato nel 1982, anno di Kakà Gilardino e Adriano, anno da bomber". Per i nostalgici compulsivi e per chi si è sempre chiesto, "Ok, De Gregori, La leva calcistica della classe '68...ma tutte le altre?". Ma anche per i più giovani con la cresta, i talent scout da videogiochi sempre aggiornatissimi.#LaClassenonèAcqua, è la rubrica targata Fantagazzetta che ripercorre più di mezzo secolo di storia del calcio, proponendovi le Top 11 per anno di nascita, dal 1940 al 2000.