Amici vicini e lontani, sappiamo tutti che la "società fantacalcistica" vive di mode, di trand e non sempre mostra riconoscenza nei confronti del passato, delle vecchie glorie, ma i ricordi, questi si, restano indelebili nella mente (e soprattutto nell'anima) di tutti. 

Fortunatamente questo gioco è fatto di tante piccole vittorie e non si basa solo su quella finale. Grazie al cielo, a Dio o a chi per lui, aggiungo io. 

Questo è fondamentalmente il motivo per cui ci si può bullare di un avversario anche senza aver mai vinto il campionato o la coppa. È il mio caso.

Di questi tempi Mario Rui non è esattamente il giocatore alla Gosens che ti risolve le partite ogni domenica, ma molti di voi ricorderanno l'annata post infortunio di Ghoulam che lo vide autore di qualche bonus pesante. Ebbene, torniamo indietro di ben tre anni.

Una giornata come tante, solite prese in giro, mi trovo davanti un avversario che lotta per la vittoria finale. Io, molto indietro, annaspo a metà classifica con la mia fama di fortunato cronico, etichetta non propriamente adatta dal mio punto di vista, ma questa è un'altra storia. 

Pochi possono immaginare cosa sta per accadere quel weekend di Febbraio. 

La giornata inizia benissimo per me: assist di Cancelo, gol di Biraghi. Poi il mio avversario decide di mettere la quinta e va in gol con Immobile (doppietta) e Silvestre, acchiappando un punteggio totale che supera gli 80 punti, conditi da svariati assist e dai soli Mertens ed Hamsik a secco di bonus (ma solo perché giocheranno più tardi contro il Cagliari). 

A poco serve il mio gol di Zapata. 

Iniziano le prese in giro, vengo distrutto psicologicamente dal mio avversario nella giornata in cui faccio 3 gol, ma del tutto inutili. Prometto vendetta con i miei Insigne e Mario Rui (giocheranno più tardi insieme ai suoi Hamsik e Mertens), ma ci credo poco. Poi la Lega mi da speranza: è autogol di Silvestre! 

Torno miracolosamente in gioco, siamo pari.

Passano i minuti, inizia il posticipo ed inizio a sentire un fuoco dentro. Spento presto dai gol di Hamsik e di Mertens. Lancio la provocazione in risposta agli sfottò "Sarebbe bello se segnasse Insigne" che nel frattempo aggiunge un assist alla mia causa.

Detto fatto. Rigore per il Napoli. Mertens appena uscito. Tira Insigne. Gol. Profezia 1 presa.

Siamo al 90' e stiamo pareggiando 5 a 5. Il Napoli passeggia sul Cagliari 4 a 0. Io sono in trance agonistica. Con un italiano villano sentenzio: "Bello se segna Mario Rui al 90'".

Calcio di punizione per il Napoli al minuto 89. La mattonella è quella di Maradona, ma Diego Armando non gioca più. C'è invece Mario, di cognome fa Rui Silva Duarte, al secolo (e per gli amici) Mario Rui. Probabilmente la prima punizione con la maglia del Napoli per lui. O per Rui.

Scocca il 90'.

L'ansia da tutte le parti si può tagliare a fette. Sospiro. Rincorsa. Tiro. I pilastri del cielo tremarono incessantemente per intercessione divina di Mario Rui.

Il fantacalcio, il gioco più bello del mondo.

Un abbraccio alla Lega Fanta Ettet.

Giuseppe - La mia Lega Fantacalcio