Tutto ha inizio nella chat di gruppo della lega su WhatsApp nello scorso agosto: causa impegni vari di tutti quanti, diventa impossibile trovarci una sera per la consueta asta di inizio campionato, si materializza pertanto lo spettro della prima asta online della storia della nostra lega. L'agitazione sale, con tutto il suo bagaglio di incognite, come ripartire i crediti? Su chi puntare? A quanto andrà il marziano di Madrid? Il tutto totalmente al buio, senza rilanci, senza chiamate trappola. Alla fine opto per cercare di costruire una rosa equilibrata, due buoni portieri in rotazione, difesa con gente dalla media standard che possono garantire qualche bonus, centrocampo con tre top, qualche scommessa dalle neopromosse e qualche buon rincalzo, attacco senza top ma con giocatori centrali nel progetto della propria squadra, con un paio di scommesse. 

Poi lo ammetto, sono di quelli facili alle cotte estive, quelli che una doppietta in amichevole o un poker in coppa Italia e... quello lo voglio a tutti i costi deve essere mio. Alla fine termino la scelta della rosa della mia squadra (il Johnny Maracas!) con ventiquattro ore di anticipo sul gong e carico il tutto sulla piattaforma online di Fantagazzetta

Segno della croce e via. Parto poi in vacanza per il Portogallo, quasi in pellegrinaggio nella terra promessa nel primo anno di Cristiano in serie A. Poi arriva il tesissimo momento dell'apertura delle buste. All'improvviso mentre siamo in un museo la chat di WhatsApp si inonda di decine di messaggi. È il momento clou. Quanti ne avrò presi? Ognuno di noi aveva a disposizione 500 crediti, ipotizzo: se ne prendo 10 su 25 è già buona. Alla fine cerco un po' di solitudine dietro a una statua, mi faccio coraggio e apro. Ne prendo 23 su 25, pazzesco! 

Tranne Pasalic e Stulac li ho presi tutti. Non credo ai miei occhi. Gli altri hanno chi 10, chi 8, chi disperato ha 2 o 3 giocatori magari con 400 crediti e veramente poco ancora sul mercato. Subito ho una sensazione: no mezze misure, o faccio un'annata da record o farò pena arrivando nei bassifondi. La partenza è lanciata, nelle prime cinque giornate balzo subito al comando, poi però all'altezza della sesta il blackout. Quattro sconfitte consecutive, tre giornate senza gol da nessuno della rosa, nella quarta segno un gol ma perdo comunque. Ecco lo sapevo... Nel frattempo ho pure problemi a centrocampo. Così decido di svoltare, opto per la difesa a 4 e il modificatore, da me tanto osteggiato e mai usato in più di venti anni di esperienza di fantacalcio. È l'apoteosi, inizia una cavalcata pazzesca che mi porta a chiudere i conti alla trentesima con uno score incredibile, 20 vittorie, 5 pareggi, 5 sconfitte (di cui una sola nelle ultime 21 giornate). Dopo anni di sfiga nei bassifondi della classifica, escluso un secondo posto, ecco quest'anno un successo inaspettato figlio di una serie di coincidenze: Milik non si spacca due volte le ginocchia, ma vede la porta come e più dei vecchi tempi. Piatek semplicemente diventa un killer dell'area di rigore, e Preziosi decide di non farmi prendere un coccolone vedendolo a gennaio al Real o al Dortmund ma al Milan. Caputo resta tutto sommato la macchina da gol della B. Il capolavoro a un certo punto lo fa Wanda che litigando con Spalletti e la società nerazzurra spalanca le porte della titolarità al mio Lautaro, ora ho pure l'imbarazzo della scelta. 

Non mi frena un centrocampo che potrebbe fare di più con Bernardeschi e Chiesa (buoni voti ma pochi bonus), né il grave infortunio al mio amuleto Bonaventura, né il dispiacere per la partenza verso la Turchia della sorpresina Zajc, perché si sveglia tra i tanti si mette a funzionare un po' anche il sonnolento Gaston Ramirez.

In difesa devo molto a N'Koulou, gli altri ruotano tra Palomino, Lirola, Alex Sandro (pessima annata la sua), Gagliolo, Pasqual. In porta finalmente conto su un portiere vero come Sirigu, alternato alla sorpresa Musso.

L'attacco, 52 gol in 3, trascina la squadra durante tutta l'annata. A un certo punto non mi stanno più dietro e vado in fuga: 5, 10, 15 fino a 21 punti di vantaggio sui secondi. Nemmeno nei migliori sogni. Meglio della Juve, che senza CR7 cade a Ferrara e rimanda i festeggiamenti. Non il Johnny Maracas, che si laurea campione di lega con 6 giornate di anticipo. Con una dedica speciale, a capitan Jack, torna presto trascinatore!

Luca - La mia Lega Fantagazzetta

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