L’Italia è sempre stata la patria degli allenatori e dei commissari tecnici della nazionale. Il Fantacalcio è solo la messa in pratica delle “presunte” competenze tecniche di ognuno dei partecipanti e l’asta è l’apoteosi che porta al connubio di tutto questo sapere pallonaro associato alle altrettanto supposte capacità manageriali dei Marotta o Paratici dei poveri.

Il rito dell’asta è quasi sacro e questo racconto sarà simile a tanti altri racconti di queste storie, ma vale sempre la pena raccontarla. La bellezza di questo gioco risiede soprattutto nel giorno della composizione delle squadre, tutto si cosparge di un’aria quasi mistica che mette anche un po’ ansia, come un esame all’università, anche se hai studiato e sei tranquillo, hai sempre la paura che il professore ti metta in difficoltà con domande mai sentite.

L’orario dell’asta è fissato per le 21 con l’immancabile quarto d’ora accademico nel quale gli otto componenti che giocavano “in casa” a Taranto si sono riusciti a presentare. Mancavano solo i due fuorisede via telefono, entrambi a Milano ma insieme nello stesso studio. La loro telefonata tarda arrivare e dai messaggi non c’è alcun riscontro. L’attesa si protrarrà a lungo perché i due pensano bene di andare a cena, sostenendo di trovarsi a cinque minuti dallo studio. Passa poco meno di un’ora, causando le ire di tutti i partecipanti alla lega che non sono neanche riusciti ad organizzarsi per prendere qualcosa da asporto, presi dalla discussione di alcune nuove regole per questa stagione, ma questo è solo l’inizio.

Con un ritardo mostruoso sulla tabella di marcia si riesce finalmente a cominciare, la lista verrà chiamata in ordine di ruolo e alfabetico e 300 fantamilioni a testa: rispetto all’anno passato i primi due reparti scorrono molto velocemente, le esperienze passate hanno portato tutti i partecipanti a stringere un po’ la cinghia e non compiere spese folli in vista della volata finale. In porta e difesa i più pagati sono naturalmente Szczesny, Handanovic e Kolarov che impegnano più di un decimo del budget, ma molti altri top del ruolo vanno via a prezzi decisamente più abbordabili.

A centrocampo l’asta inizia ad entrare davvero nel vivo nella prima metà dell’elenco: Chiesa a 36, Douglas Costa a 31 sono i più cari, molti chiudono anzitempo il proprio reparto e gli ultimi nomi diventano una specie di Black Friday sottocosto per chi ha ancora degli slot da riempire, gente come Paquetà, Ramsey, Veretout e Schone non superano i 3 crediti e dei semitop come Ruiz e Pellegrini vengono aggiudicati per poco più di una decina di milioni.

Nel momento clou, poco prima dello scoccare della mezzanotte, si decide di fare una piccola pausa poiché più di metà dei presenti non aveva potuto cenare, ci si sposta quindi in pizzeria per un veloce panzerotto e nemmeno venti minuti dopo siamo di nuovo seduti al tavolo delle trattative, anche se la pausa è stata utilizzata dai più soprattutto per controllare i budget degli avversari e cominciare a imbastire una strategia per l’epilogo. Metà dei partecipanti si aggiravano sui 180-190 crediti, mentre l’altra metà era sui 120.

Si parte con gli attaccanti, il “figliol prodigo” Balotelli va via ad un prezzo discretamente basso per uno della sua caratura e, dopo un po’ arriva finalmente il più atteso, Cristiano Ronaldo! Nell’anno dell’esordio, CR7 è stato acquistato ad una cifra tutto sommato economica (102) soprattutto per via delle spese eccessive descritte sopra. Quest’anno il margine di rilancio è più largo e infatti va via per il 42% della disponibilità totale (126 fantamilioni). Incredibilmente però non sarà il più pagato, perché la nuova punta dell’Inter Lukaku raggiungerà la consistente offerta di 132 grazie allo scontro tra i due allenatori più ricchi ed entrambi tifosi sfegatati dell’Inter. Il perdente di questa battaglia epica si consolerà ripiegando su Piatek, Sanchez e Zapata, presi grazie allo strapotere economico che la mancata acquisizione di Lukaku gli aveva dato.

Queste due aste sono state sicuramente stressanti ma mai come quella del terzo più pagato, Ciro Immobile che ha vissuto momenti di alta tensione. L’asta si è tenuta al telefono e l’allenatore dall’altro lato della cornetta aspettava sempre l’ultimissimo secondo per aggiungere un fantamilione, causando le ire del ragazzo che si trovava a Taranto che aveva deciso di chiudere assolutamente per lui, nonostante fosse quello con meno soldi. Per tutti gli altri componenti tutta la scena era abbastanza ironica perché vedevamo quanto ogni rilancio gli facesse uscire le vene dal collo, per fortuna il suo avversario non era di fronte a lui, probabilmente sarebbe finita male! Alla fine, la spunta lui la battaglia per il laziale con un altro numero da tre cifre per un totale di 101 crediti, ma che ansia!

Per i restanti attaccanti titolari si applica la strategia del rilancio massimo per far terminare i crediti agli avversari e, soprattutto, per rimanere senza rimpianti. Accade però anche che uno degli allenatori riesca a prendere i suoi obiettivi a meno del preventivato e con un attacco più che discreto chiuderà la sua rosa con ben 52 fantacrediti da utilizzare nelle prossime sessioni del mercato.

Riusciremo a finire poco prima dell’1 di notte, togliendo le due pause ci siamo sbrigati sorprendentemente presto rispetto al solito.

Personalmente non mi posso lamentare della mia rosa, volevo puntare su due portieri di squadre medie, ma dopo Dragowski è arrivato un Pau Lopez in offerta, in difesa De Ligt, Florenzi, Zappacosta e Gosens si giocano le maglie da titolari, a centrocampo mi sono dovuto mantenere con gli acquisti low cost di Kessie, Ansaldi, De Roon e Ribery (per 11 crediti, decisamente a buon mercato). Concludo con i due attaccanti della Juve Dybala e Higuain, quel Ciccio Caputo che mi è sfuggito l’anno passato e il sempiterno Quagliarella, infine le scommesse Boga e Destro (chi me l’ha fatto fare… speriamo bene!).

A meno di 24 ore dalla fine dell’asta si è già scatenata la raffica di proposte di scambi ma ancora nessuna è andata in porto, ci sarà tempo fino a fine settembre dopodichè si procederà con quella rosa fino al mercato di riparazione, incrociando le dita per tutto l’anno nelle proprie prestazioni e nelle giornate storte degli avversari, come dicevano in un famoso film… “Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!!!”



Fabrizio - La mia Lega Fantacalcio 

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