Nella bellissima lega a 10 de “Il villaggio degli irriducibili” c’era un piccolo villaggio che resisteva ancora all’avanzata dei grandi fantallenatori: “Il Paiolo magico”, la squadra della quale sono presidente… e come ogni anno sentivo l’impero romano alle porte!

La vita fantacalcistica non mi ha mai dato grosse soddisfazioni: aste a buste chiuse che finivano malissimo, imbarcate begli scontri diretti, qualche scelta sbagliata e posizione-pacco già decisa a Natale… quest’anno però ci credevo! Dopo delle ottime buste iniziali (riesco a prendere a 3 crediti giocatori come Petagna e Milinkovic- Savic) e nonostante un déjà-vu verso la 13-esima giornata (allontanandomi di 8 punti dalla vetta) riesco a scalare la classifica poco alla volta, sino a raggiungere la prima posizione nella 24- esima giornata. «Non ti mollo più!»

Come un Hamstaff col pallone non mollo nulla, controllando minuziosamente la formazione, e non solo: ogni giornata ammasso quadrifogli e sacrifico viveri alle divinità nordiche per mantenere il distacco dai miei inseguitori, che però non mi regalano gioie.
All’ultima giornata mi ritrovo così in scontro diretto contro il mio inseguitore, a soli due punti da me:
Il Paiolo Magico (66 punti – 2500 tot) VS. Rcd La Cadrega (64 punti – 2497 tot).

«Non potevo beccare il “Molise”, che conscio della sua ultima posizione è scomparso (o forse mai esistito) e non inserisce una formazione decente da 10 giornate?» pensai sfiduciato. «No dannazione!»
Mi becco quello più agguerrito e in forma, pronto a purgarmi con uno dei suoi gioiellini, come Dzeko, Lautaro, Kulusevski o Malinovskyi.

Ma continuo a crederci! E con la speranza nel cuore vado a inserire la formazione, quando scopro l’amara notizia… non ho un portiere! Per scelte tecniche (che Thor fulmini gli allenatori nell’ultima giornata) né Meret, né Pau Lopez, né Silvestri mi giocano. Mi aggrappo alla speranza con la stessa fiducia di un bradipo pessimista, e schiero la formazione ricercando un miracolo, ma a metà serata la dura realtà inizia a prendere la forma di un suppostone: due attaccanti e due rigori sbagliati, Quagliarella e Ibrahimovic.
«Vabbè… è finita»

In un estremo gesto di gufaggine condivido le mie sfighe sul gruppo del Fanta e vado a soffocare i miei dispiaceri nella briscola chiamata. Sono talmente sconsolato che manco guardo i risultati delle partite, fino a oggi, quando troppi messaggi nella chat stuzzicano la mia attenzione: ho vinto! Proprio come nel villaggio degli irriducibili galli la pozione magica è arrivata all’ultimo, regalandomi la prima gioia di questa lega nel modo più inaspettato possibile. Dopo Ibra-cadabra che si fa perdonare l’errore, Mertens mette in saccoccia un doppio assist e Perotti (che Odino lo abbia in gloria) fa addirittura doppietta, portandomi da solo ben 14 dei 66,5 punti che fa la mia squadra.

Il mio avversario invece, pur giocando in 12 e con l’assist del grande Pippo Falco (subentratogli a Dzeko) raggiunge solamente i 69,5 punti… non abbastanza! Proprio così: 1-1 (69,5 – 66,5) e primo posto immacolato! Ancora non ci credo! Citando uno dei membri della mia lega si potrebbe dire che “Fino alla fine il fantacalcio fa arrabbiare!” nel bene e nel male, ma forse anche questo è il bello del fantacalcio… soprattutto per una volta che a imprecare non sono io!

Dario - La mia Lega Fantacalcio