Parole di Luis Sepúlveda, celebre scrittore cileno volato via qualche giorno fa a causa del Coronavirus. Un pensiero, un'azione a cui, purtroppo, non assistiamo da mesi a causa dello stop dei campionati. Immagini che sembrano dipingere uno dei migliori portieri in Italia e in Europa: Samir Handanovic

Handanovic con la maglia del Treviso sfida Rocchi (Getty Images)

Personalità distinta e solitaria, carattere e forza mentale sono due dei suoi punti di forza. Non a caso è appassionato di scacchi, sin da bambino. Un semplice hobby, ma anche un mezzo da cui ricevere lezioni di vita. 

Essere sicuri di sè è fondamentale per un estremo difensore, soprattutto quando le cose non vanno come sperato. Ha lavorato anche sulla sua testa, oltre che tra i pali, quando ha perso il posto da titolare nel Treviso nel 2005, alla sua prima grande occasione in Serie A. Avrebbe potuto perdersi come molti altri portieri, e invece, ha saputo rialzarsi dopo le difficoltà iniziali e diventare un modello da seguire per i più giovani. Chapeau.

Il rigore respinto da Handanovic a Muriel (Getty Images)

Questa la dichiarazioni d'amore di Samir per gli scacchi, anche se poteva riferirsi benissimo al ruolo in campo. È ormai più che noto il suo talento nel parare i rigori. Sguardo fisso sul pallone, poi sul movimento delle gambe dell'avversario. 

"Ho un segreto, ecco perchè capisco dove buttarmi. Quando mi ritirerò, giuro che lo rivelerò". Fantastico, ma intanto continua a far disperare gli avversari dagli 11 metri. Ha respinto 23 rigori e punta al primato in Serie A lontano una sola distanza (Pagliuca ne ha parati 24).

La sicurezza palla al piede dell'estremo difensore dell'Inter (Getty Images)

Non è molto attivo sui social. Non gli piacciono molto le parole, preferisce i fatti. Si, quelli non mentono mai. Ama migliorare e, quando il passare degli anni lo rende più difficile, cambia stile. 

Fino a qualche anno fa era uno degli estremi difensori più "esplosivi" del nostro campionato, ora non più. No problem. Samir, proprio come nei suoi amati scacchi, ha imparato a leggere in anticipo le azioni avversarie e a muoversi di conseguenza tra i pali. Quando si difende certo, ma anche quando c'è bisogno di impostare il gioco dal basso. Palla tra i piedi, uno sguardo veloce al compagno e passaggio sicuro. Niente di più facile per l'ex Lazio Udinese.

La lettura perfetta dell'azione da parte di Handanovic (Getty Images)
Era arrivato a Milano per sostituire un certo Julio Cesar, in silenzio e senza pretese. Ha fatto parlare il campo a suon di interventi strepitosi. Dopo l'addio di Mauro Icardi ha ereditato la fascia di capitano, e nel tempo si è trasformato in una vera e propria bandiera dell'Inter

Un simbolo per tutti i tifosi nerazzurri destinato a durare ancora a lungo visto che sta per rinnovare il suo contratto fino al 2022. Se Samir Handanovic ha riscontrato la solitudine dei portieri, come ipotizzato da Sepúlveda, l'ha sconfitta facilmente capendo in anticipo anche le sue mosse. Proprio come nel suo hobby preferito.