Una stagione da incorniciare a livello individuale quella che sta vivendo l'attaccante Vlahovic della Fiorentina, che a suon di goal in maglia viola, sta mantenendo una media da quasi una rete a partita.

Tante voci si rincorrono sul suo conto, in ottica di calciomercato dove lo danno come uno dei pezzi pregiati della sessione invernale che ci sarà nel mese di gennaio. 

In questo Focus però vogliamo concentrarci sui numeri di Vlahovic, quei numeri che oggi più che mai lo fanno considerare l'erede perfetto di Gabriel Batistuta, ovvero il cannoniere argentino che fece innamorare il pubblico viola con le sue prodezze tra serie A e coppe europee.

L'attaccante serbo è salito a quota 15 goal in campionato, nell'annata 2021 i goal totali realizzati ora sono 32; insomma statistiche da autentica macchina da goal.

Il parallelo con l'argentino Batistuta

I due sono centravanti dal fisico prestante, sono esplosivi, del genere vero numero 9 d'area di rigore, alla vecchia maniera per intenderci.

La micidiale botta secca di Vlahovic ricorda la sassata che scaricava Batistuta, entrambi da considerare degli sfondatori inarrestabili nei pressi delle aree avversarie. 

Nello specifico, Batistuta si creava le condizioni con uno scarto secco sul breve, dal suo canto Vlahovic ha invece bisogno di più metri, sul lungo è inarrestabile in progressione, come dimostra la prima delle 2 reti che ha rifilato quest'anno al Milan.

Non che Batistuta lanciato a rete fosse gestibile con facilità, ma in un’ipotetica progressione sui 30-40 metri, diciamo che la spunterebbe il centravanti serbo.

Batistuta lo ricordiamo animale da area di rigore, Vlahovic lo è, ma non ancora a quei livelli, per i quali ci vorrà tempo e che raggiungerà, perché ha ampi margini di miglioramento. 

Ricordiamo bene quel che ha fatto Gabriel Batistuta, possiamo soltanto immaginare quel che farà Vlahovic, ma non c’è dubbio che il nazionale serbo (14 presenze e 7 goal in patria) abbia i mezzi per diventare uno dei più forti in assoluto nel suo ruolo.