“Dalle grandi sconfitte nascono le grandi vittorie. Le prime formano il tuo carattere, ti fanno tirare sù la testa e ti fanno capire che al momento giusto arriveranno le seconde” scrisse Paulo Coelho. Un concetto che descrive al meglio Giovanni Di Lorenzo: un talento cristallino che ha dovuto pazientare e superare le difficoltà per esprimere tutto il proprio valore.

Come spesso succede quando si danno i primi calci ad un pallone, si ha solo voglia di fare gol ed esultare. Anche il piccolo Giovanni non resiste e prova a giocare da centravanti: “Mi chiamavano Bati come Batistuta, segnavo tanti gol”. Per sua fortuna poi i suoi allenatori, soprattutto Pasquale Padalino a Matera, si sono resi conto che il ragazzo era bravo ad attaccare la porta, ma era più portato per azioni di copertura.

Adesso il suo presente si chiama Napoli. Arrivato nell’ultima sessione di mercato per circa 10 milioni di euro dall’Empoli è titolare inamovibile sulla fascia destra, con Hysaj relegato in panchina. Un acquisto fortemente voluto da Carlo Ancelotti, di certo non uno qualunque. Con la maglia dei toscani la scorsa stagione aveva messo a segno ben 5 reti e tre assist. Niente male per un terzino destro giovane e alla sua prima esperienza nella massima serie.

E pensare che la strada verso il calcio che conta poteva essere anche più corta: “La Serie A? Potevo arrivarci prima, ma è andata diversamente. Dopo il fallimento della Reggina mi ritrovai svincolato”. Una piccola battuta d’arresto che però non ha fermato Di Lorenzo che ha fatto della gavetta un suo marchio di fabbrica: due anni di Lega Pro con il Matera sono molto intensi e arriva a sfiorare la promozione in Serie B. Un’altra delusione che sembra rallentare il ragazzo proprio nel momento in cui ci si aspetta il salto di qualitàLa cadetteria però arriva di pari passo con la chiamata dell’Empoli. Diviene titolare fisso sull'out di destra e va a completare la difesa con Silvestre, Rasmussen e Antonelli. Il resto della storia la conosciamo tutti: voglia di vincere e tanta fame di dimostrare il proprio valore sono evidenti anche adesso che scendo in campo con la maglia azzurra in Champions League

L'Empoli 2018/2019. Di Lorenzo è titolare inamovibile di Andreazzoli e Iachini, sia nella versione a 4...

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... che in quella a 3 che ha consacrato le sue attitudini offensive.

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I tifosi del Napoli si sono già affezionati a lui così come coloro che l’anno scorso hanno scommesso su di lui al Fantacalcio e adesso si “sentono parte” della scoperta del suo valore. In quest’avvio di stagione ha stupito anche i più scettici, mettendo a segno già un gol ed un assist, ma soprattutto riuscendo ad entrare perfettamente nei meccanismi del gioco di Ancelotti. 

Napoli versione 2019/2020. Di Lorenzo ha vinto la concorrenza di Malcuit e Hysaj ed è ormai prima scelta nelle gerarchie di Ancelotti

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Tutto questo impegno si è trasformato nella prima convocazione nella Nazionale di Roberto Mancini in vista di Euro 2020. Un sogno per un ragazzo che solo qualche anno fa giocava in Serie C e conduceva la sua vita come tanti altri ragazzi della sua età: allenamenti, la sua ragazza Clarissa e "Call Of Duty" alla Play. La sua carriera ha fatto molti passi in avanti, ma gli altri aspetti della sua routine non sono stati poi stravolti. Gavetta, modestia e talento. Semplicemente Giovanni Di Lorenzo. 
Anche l'Italia di Roberto Mancini potrebbe scegliere definitivamente Di Lorenzo

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