Dopo ogni notte arriva il mattino, ogni tenebra è seguita dalla luce. Questa volta no. Sarà buio e lo sarà per un bel po'. Sono passati quasi due mesi dall'ultimo match di Serie A disputato. Un periodo di stop necessario a causa dell'epidemia Coronavirus, che nel frattempo continua a mietere vittime purtroppo. 

I calciatori torneranno ad allenarsi il 18 maggio e il campionato italiano non è certo di ripartire a giugno. Prima la salute, certo. Ci vorrebbe, però, più chiarezza nelle decisioni. Perchè gli atleti possono allenarsi nei parchi e non nei centri sportivi dove sarebbero più controllati e al sicuro? Chiedono molti calciatori ormai. Domanda lecita. Rispondere, questo è davvero il caso di dirlo, è cortesia. Accuse che rimbalzano tra club, Figc e Governo che non fanno di certo chiarezza in un momento delicato come questo. Chiarezza e speranza, invece, di cui tutti avremmo bisogno.

In momenti difficili come questo, per fortuna, riemergono vecchi e piacevoli ricordi. Il calcio, in piccola parte, aiuta in questo senso. Vecchie partite, foto e video dello stadio. L'ultimo abbraccio, i commenti con gli amici e gli sfottò. L'essenza di questo nobile sport. Frammenti di un passato che rimarrà tale ancora lungo. Le sciarpe di ognuno di noi, vista la situazione attuale, sono destinate a rimanere a casa per un bel po'. L'abbonamento diventerà parte integrante del portafoglio e lo stadio sarà solo un miraggio. Una ferita per tutti coloro che amano questo sport e vivono delle sue storie, ma un sacrificio necessario.    

San Siro deserto durante Milan-Genoa (Getty Images)

"Noi non supereremo mai questa fase", si recita in Febbre a 90. Quanto è vero. La Serie A ci manca, con i suoi gol e le sue emozioni. Come tutto quello che la impreziosisce. Fa tutto parte delle nostre vite, per fortuna. Gli avversari , i compagni e il Fantacalcio. Eravamo abituati a gioire o imprecare a seconda del +3 appena arrivato. Per questi motivi si tratta del "gioco più bello del mondo, ovviamente dopo il calcio". Sentimenti, sensazioni e quel tocco di adrenalina che non puoi capire se non giochi. 

Il Mapei Stadium (Getty Images)

Un semplice pallone che decide l'umore delle tue giornate. Statistiche, probabili formazioni e scelte difficili: ci sentiamo, per pochi minuti, allenatori della nostra squadra. Ci mancano molto anche questi attimi, tanto giocosi quanto piacevoli. Una passione che merita di ripartire perchè fa parte di noi.

Sembra passata un'eternità, ma non è così. Comunque, prima o poi, torneremo più felici e più innamorati di questo sport e di questo gioco, se fosse possibile. Perchè è vero: "il calcio ha significato troppo per me e continua a significare troppe cose". Si, vogliamo che continui a farlo ancora a lungo.