Nel Milan che sorride e festeggia il 5-1 sul Bologna potrebbe esserci un sorriso a metà, anche se non si vede: è quello di Stefano Pioli, l’artefice del momento strepitoso dei rossoneri, diventati una macchina perfetta nel post-lockdown. Il tecnico rossonero pensa la presente, si gode il momento e i frutti del suo lavoro, cosciente che il futuro sembra essere tutto di Ralf Rangnick. Ma attorno a lui, cresce la sensazione del paradosso: più cresce il Milan di Pioli, credibile esteticamente e tatticamente, quanto rivalutato economicamente, più diventerà doloroso rinunciare all’uomo che ha reso possibile la rinascita rossonera, in nome di un futuro tutto da scrivere e da decifrare, con il manager tedesco.

 

Pioli, i benefici in campo

E mentre c’è chi ammonisce il club a ripensarci, per i tifosi la prospettiva di ricominciare tutto da capo è frustrante: anche perché da Castillejo a Bennacer, da Rebic a Calhanoglu, il Milan di Pioli ha trovato tatticamente delle incrollabili certezze che con Rangnick tra campo e scrivania verrebbero inevitabilmente rimesse in discussione. Insomma, dopo tanto lavoro, il cantiere verrebbe riaperto. Impossibile non rimpiangere già l’attuale allenatore rossonero. Anche perché Pioli ha fatto bene, e tanto, ai conti del Milan dopo lo stop per la pandemia.

Pioli, i benefici in cassa

E’ Tuttosport a fare i conti nella tasca dei rossoneri, diventata improvvisamente più piena dopo il lockdown, grazie ai risultati della squadra di Pioli: dai 26 milioni della crescita del valore di Bennacer, forse la nota più lieta dell’ultimo mercato rossonero e il più capace di attrarre le luci del mercato, al +20 registrato dal cartellino di Rebic, altro sorriso arrivato dalla campagna acquisti di questa stagione. Ma è importantissima la consacrazione soprattutto di Theo Hernandez, la cui valutazione da inizio stagione è cresciuta di 30 milioni, dai 20 con i quali è arrivato in rossonero ai 50 attuali. E se tanto è stato rivalutato il lavoro di Boban e Maldini, c’è un riconoscimento nei fatti anche per due giocatori portati in rossonero da Mirabelli: tra Kessie e Calhanoglu, quasi 25 milioni di crescita nel valore di mercato. 

100 milioni di sorrisi

Fatti i conti, 100 milioni: tanto il Milan è cresciuto alla ripresa del campionato, tra campo e salvadanaio. E adesso, indipendentemente dall’accordo con Rafl Rangnick, per Gazidis dover congedare l’uomo che ha reso possibile che la rosa dei rossoneri brillasse così tanto, diventa sempre più dura. E sempre più un controsenso.

Getty Images
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