Ultimo appuntamento stagionale con le “statistiche giocatori decisivi” relative a quelle che sulla carta sono le sette big di Serie A (Juventus, Milan, Inter, Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina). L’obiettivo di queste dieci graduatorie è quello di andare a vedere quanto ognuno dei giocatori risulti decisivo rispetto ai risultati ottenuti della squadra. In queste particolari classifiche l’approccio di base parte dall’ipotesi che un giocatore incida positivamente per la sua squadra quando è in campo nel momento in cui il suo team segna un gol che migliora in maniera rilevante il risultato (ovvero quando quel gol permette di passare da una sconfitta a un pareggio oppure da un pareggio a una vittoria).

Per i dettagli relativi ai metodi di calcolo e alle motivazioni che stanno dietro alla necessità di presentare ben 10 classifiche per squadra vi rimando al primo articolo postato l’anno scorso su Fantagazzetta QUI. Ricordo brevemente che 5 sono relative al totale delle partite ufficiali disputate e 5 solo al campionato e che per classifiche “corrette” si intendono quelle al netto di eventuali spezzoni di partita giocati ma ininfluenti, ovvero con presenza in campo inferiore ai 45 minuti nei quali il segno del risultato sul campo (1, X o 2) non è cambiato. I calciatori fuori classifica, ovvero che non hanno totalizzato almeno la metà delle presenze valide nella graduatoria corrispondente, sono contrassegnati in neretto.

Partiamo con l’analisi delle squadre in ordine di classifica, evidenziando in maniera particolare le variazioni rispetto all’aggiornamento del 29 marzo che potete consultare QUI.

JUVENTUS

GLOBALE

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Il quasi onnipresente Pogba (ha saltato solo 3 partite giocate dalla Juventus in questa stagione) si impone nella classifica a punti. Nelle altre quattro svetterebbe Khedira (mai un punteggio negativo per lui in tutto l’anno), ma per una sola presenza il tedesco rimane fuori graduatoria e quindi a imporsi in tre occasioni è il collega di reparto Marchisio (25 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte con questo metodo di calcolo e assente in gran parte del disastroso avvio di stagione della squadra) mentre nel differenziale vinte/perse corretto con l’eliminazione degli spezzoni di gara giocati vince al photofinish Mandzukic, che ha saputo rendersi fondamentale nella seconda parte della stagione dopo una partenza lenta (presente in tre delle quattro sconfitte della Juventus a inizio Serie A) e nonostante un pessimo punteggio di “-4” negli ottavi di Champions League con il Bayern Monaco. Annata più che positiva anche per Buffon e apprezzabile prima stagione nella Juventus anche per Rugani, la cui presenza non ha creato particolari problemi in termini di risultati alla squadra nelle volte in cui è stato impiegato.

A parte Sturaro e Cuadrado che pagano nelle graduatorie non corrette il buon numero di spezzoni giocati, stupisce il trittico di giocatori che compone l’antipodio in quelle corrette: Dybala, Bonucci e Morata. Come è possibile un risultato di questo tipo? Semplice: Dybala e Bonucci, pur essendo stati fra i trascinatori della squadra nei momenti positivi, sono anche gli unici a essere scesi in campo in tutte e sette le occasioni nelle quali la Juventus a subito un punteggio negativo. Per l’argentino la situazione è ulteriormente peggiorata dall’aver saltato ben dodici partite nelle quali i bianconeri hanno ottenuto nove vittorie e tre pareggi. Il “+3” ottenuto a Monaco non basta a Morata per recuperare terreno sui numerosi successi ottenuti senza di lui dai compagni di squadra, mentre per Chiellini (anche lui nelle parti basse della classifica) la motivazione risiede nella lunga assenza proprio nel lungo periodo di sole vittorie del club.

SOLO CAMPIONATO

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Nelle classifiche solo campionato Buffon supera Pogba in quella a punti (1 vittoria, 1 pareggio e 1 sconfitta senza il portiere; 3 vittorie e 1 sconfitta senza il francese). Khedira ottiene il numero di presenze necessarie per vincere tutte le altre graduatorie con un percorso personale di altissimo livello (17 vittorie, 2 pareggi e 1 spezzone con lui in campo). Dietro di lui si conferma anche per la sola Serie A la coppia formata da Marchisio e Mandzukic.

Fra i peggiori causa troppi spezzoni giocati troviamo nelle classifiche non corrette Zaza, mentre in quelle corrette oltre alle conferme in negativo di Dybala, Chiellini e Bonucci esce di scena Morata (troppo poco impiegato) mentre si inserisce fra gli ultimi Evra. La differenza di punteggi fra il terzino francese e il suo “rivale” di ruolo Alex Sandro, minimamente a favore del brasiliano nelle graduatorie totali, diventa molto ampia in quelle relative solo al campionato non solo perché a inizio stagione Evra è stato utilizzato molto di più ma anche per i risultati delle due semifinali di Coppa Italia (Evra ha giocato nel vittorioso 3-0 sull’Inter allo Juventus Stadium mentre Alex Sandro è stato impiegato nello 0-3 della partita di ritorno a San Siro) che hanno permesso al francese di avvicinarsi al brasiliano nelle classifiche totali. 

NAPOLI

GLOBALE

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Reina vince la classifica a punti ma è Ghoulam a dominare le altre graduatorie di rendimento. Senza di lui il Napoli in campionato ha avuto un rendimento altalenante (2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte) e inoltre era assente nelle partite che hanno sancito le eliminazioni dei partenopei da Coppa Italia ed Europa League. Come avevamo già notato negli scorsi aggiornamenti, il minimo utilizzo del turnover da parte di Sarri comporta punteggi molto simili fra gli “undici titolari” sia qui che ancor di più nelle successive classifiche “solo campionato”. La mancata partecipazione ad alcune partite nell’avvio di campionato a marce basse del Napoli permette a Jorginho e Koulibaly di posizionarsi nei primi posti. Higuain paga lo scarso impiego in Europa League ma nonostante questo non è distante dalle vette delle classifiche.

Fra i peggiori pagano l’utilizzo a singhiozzo Gabbiadini, Mertens ma soprattutto El Kaddouri, come si nota guardando il suo punteggio nelle graduatorie corrette seppur fuori classifica. Fra i titolari analizzando le graduatorie corrette i meno decisivi sono stati Hysaj, Albiol e Callejon ma i motivi sono davvero poco rilevanti: i primi due hanno giocato sempre a inizio campionato saltando rispettivamente una e due partite vinte in Serie A e la vittoriosa fase a gironi di Europa League, mentre Callejon paga anche l’uscita dal campo per due volte sul pari con la squadra poi vincente senza di lui. 

SOLO CAMPIONATO

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Non cambiano i primi posti nelle graduatorie solo campionato così come gli ottimi risultati di Jorginho ma, una volta eliminata l’Europa League, si fa notare Higuain che si piazza sul podio in quasi tutte le classifiche.

La “scientificità” di Sarri comporta anche zero cambiamenti rispetto alle classifiche totali negli antipodi, dove fra i meno impiegati gli ultimi posti sono sempre appannaggio di Gabbiadini, Mertens ed El Kaddouri mentre Hysaj, Albiol e Callejon occupano le ultime posizioni fra i titolari. 

ROMA

GLOBALE

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Il portiere Szczesny si impone nelle prime tre graduatorie: senza di lui una vittoria, un pareggio e due sconfitte. L’eliminazione degli spezzoni permette invece a Salah di conquistare le due classifiche corrette. Con l’egiziano fuori la Roma ha collezionato 2 vittorie ma anche 4 pareggi e 2 sconfitte. Il terzo nelle graduatorie di fine stagione risulta essere Rudiger, un’assenza che si farà sentire all’inizio della prossima stagione visto il grave infortunio che lo terrà lontano dai campi per tutto il 2016. Da notare che le classifiche sono in realtà dominate da giocatori con un numero di presenze non sufficienti a entrare in gara: gli innesti di El Shaarawy, Perotti e Zukanovic sono stati fondamentali per cambiare il destino della stagione giallorossa dopo una partenza ad handicap che ha portato all’esonero di Garcia. Fondamentale nel rush finale anche il Capitano Totti che in tre occasioni su cinque ha conquistato un punteggio migliore della sua squadra regalandole punti con i suoi ingressi nel finale (conditi oltretutto con gol e pregevoli assist).

Fra i peggiori, fuori classifica troviamo Iago Falque (con lui sei vittorie su venti, spezzoni esclusi), mentre fra i titolari i meno “performanti” sono stati Dzeko, De Rossi e Florenzi all’interno di una classifica molto corta. Senza Florenzi (o dopo che è uscito dal campo) i giallorossi hanno conquistato 7 vittorie e 1 pari, De Rossi è rimasto fuori per infortunio per gran parte della rimonta della Roma nel girone di ritorno e anche Dzeko pur non accusando grossi problemi fisici è stato meno utilizzato da Spalletti rispetto a quanto fatto da Garcia.

SOLO CAMPIONATO

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Il cammino abbastanza neutro in termini di punti nelle coppe (eliminazione immediata in Coppa Italia, una sola vittoria, 3 pareggi e 3 sconfitte in Champions League) non porta grosse variazioni nelle classifiche solo campionato rispetto a quelle totali. Il trio dei migliori è sempre composto da Szczesny, Salah e Rudiger, con il portiere che strappa all’attaccante anche il primo posto nelle graduatorie corrette sfruttando i due punti tolti a Salah per Bayer Leverkusen-Roma 4-4 (l’egiziano è uscito con la squadra in vantaggio).

Stesso discorso per i peggiori dove troviamo sempre Iago Falque, Dzeko, Florenzi e De Rossi con quest’ultimo come fanalino di coda dopo aver perso il vantaggio di non aver preso parte a un paio di sconfitte della Roma in Champions League.

FIORENTINA

GLOBALE

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Astori si conferma “specialista” di queste classifiche e dopo essersi messo in luce nella Roma l’anno scorso ha fatto lo stesso anche quest’anno alla Fiorentina conquistando la classifica a punti, la media non corretta e posizionandosi bene nelle altre graduatorie: 2 sconfitte per i viola in cinque partite senza di lui sono bastate per dargli punteggi migliori di molti suoi compagni. Mati Fernandez grazie a numerosi spezzoni raggiunge il numero minimo di partite per entrare nelle graduatorie non corrette e così fa sua la vinte/perse non corretta avendo partecipato a solo due dei dodici punteggi negativi stagionali di squadra. Nelle classifiche corrette a imporsi è Badelj che ha saltato ben otto partite nel girone di ritorno, più complicato per la Fiorentina rispetto all’ottima andata, così come una delle due sconfitte nel gruppo di Europa League. Ben piazzato anche il quasi sempre presente Rodriguez.

Diverse sorprese fra gli ultimi dove troviamo Tomovic, Kalinic, Alonso e Bernaredeschi. Tomovic paga più che altro i punteggi di Europa League, dove ha collezionato un “-3” e un “-2” nella fase a gironi in una partita persa e una pareggiata dai suoi compagni subentrando con la squadra in vantaggio e subendo quindi più degli altri gli effetti delle rimonte. Senza Kalinic la squadra ha ottenuto 7 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta in Europa League. 6 vittorie su 11 punteggi per i viola senza Alonso. 5 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte senza Bernardeschi che paga anche gli ingressi in campo con la Fiorentina in vantaggio nella partita persa contro il Torino nella seconda giornata di campionato e pareggiata con il Verona nel girone di ritorno. 

SOLO CAMPIONATO

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Eliminando i risultati di Europa League e Coppa Italia è Rodriguez a conquistare la classifica a punti mentre Badelj prende il comando di tutte le altre. Migliora il suo piazzamento il quasi sempre presente Borja Valero, non un fattore invece nelle tre vittorie in Europa League, così come Tomovic per la motivazione segnalata in precedenza.

Insieme a Bernardeschi, Kalinic e Alonso troviamo per il solo campionato sul fondo della classifica anche Ilicic, poiché la Fiorentina è stata sconfitta solo due volte su dodici senza di lui in campionato e in queste graduatorie non può contare su due punteggi positivi ottenuti in Europa League.

INTER

GLOBALE

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Anche in questo caso è un portiere, Handanovic, a vincere la classifica a punti. Nelle altre quattro graduatorie si è imposto all’unanimità Kondogbia, spesso criticato per non aver reso secondo le attese estive ma in realtà importante se si guardano i risultati dell’Inter: senza di lui la squadra ha ottenuto solo 5 vittorie, 4 pareggi e ben 5 sconfitte. Piuttosto variegata la composizione dei podi dietro di lui. Nelle “non corrette” troviamo, oltre ad Handanovic, Juan Jesus (11 risultati positivi e 4 negativi oltre ai pareggi e agli spezzoni) e Biabiany (9 positivi e 2 negativi), in quelle corrette bene Nagatomo e Jovetic che hanno evitato diverse partite nella parte di stagione più difficile per l’Inter e Perisic con punteggi leggermente migliori dei suoi compagni impiegati con continuità quasi quanto lui.

Se Palacio e Alex Telles pagano in parte l’utilizzo discontinuo, lo stesso non si può dire di Felipe Melo, Murillo e Brozovic che chiudono le graduatorie di rendimento corrette. Il brasiliano il più delle volte nelle quali è stato impiegato ha giocato da titolare ma più della metà delle vittorie nerazzurre sono arrivate senza di lui in campo, senza Murillo l’Inter ha totalizzato sei vittorie e un pareggio mentre Brozovic paga lo scarso impiego nella prima fase di campionato che ha coinciso con il miglior periodo dell’Inter.

SOLO CAMPIONATO

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Non avendo giocato le coppe, le differenze rispetto alle classifiche precedenti sono dovute solamente ai tre turni di Coppa Italia disputati dai nerazzurri e sono quindi minime. Alcune cose però si possono notare facilmente, come il peggioramento nei punteggi di Nagatomo e Juan Jesus, entrambi utilizzati nei vittoriosi ottavi e quarti di Coppa Italia e non in campo nell’andata delle semifinali persa malamente contro la Juventus.

Togliendo la Coppa Italia Alex Telles entra nelle classifiche corrette posizionandosi però nelle ultime posizioni (pur con un utilizzo non continuativo era in campo in sei sconfitte di campionato) e scende molto anche Medel (senza di lui in Serie A per i nerazzurri sei vittorie, due pareggi e una sconfitta).

MILAN

GLOBALE

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In un’annata non certo positiva per tutto il Milan chi si è difeso meglio degli altri è Romagnoli, primo in quattro classifiche su cinque: con lui fuori i rossoneri hanno ottenuto una vittoria, un pareggio e tre sconfitte in campionato e una vittoria in Coppa Italia. A superarlo nella vinte/perse corretta è Antonelli non utilizzato in cinque delle dodici occasioni nelle quali il Milan ha ottenuto un risultato negativo. Particolarmente utile alla squadra anche Bonaventura (con lui fuori una vittoria, tre pareggi e due sconfitte). Non così male De Sciglio (favorito dalla titolarità assoluta in Coppa Italia) e Alex (come Antonelli ha perso solo cinque volte rispetto alle dodici di squadra). C’è da chiedersi quanto sarebbe potuta migliorare la stagione del Milan con un Niang sempre in perfetta forma, con lui in campo per più di uno spezzone sono arrivate solamente due sconfitte in diciannove gare (oltretutto entrambe con la Juventus, allo Juventus Stadium in campionato e nella finale di Coppa Italia). Purtroppo il franco-senegalese rimane fuori dalle nostre classifiche per una sola presenza in meno del necessario nelle graduatorie non corrette (cinque togliendo gli spezzoni).

La difficoltà ad andare in rete da parte del Milan (fatta esclusione per Bacca) si può notare dal posizionamento nelle ultime posizioni di Balotelli e Luiz Adriano, esclusi dalle classifiche corrette per non aver raggiunto il numero di partite necessarie. Esclusi gli spezzoni, Balotelli ha ottenuto un punteggio negativo ben cinque volte sulle dodici nelle quali è sceso in campo, mentre Luiz Adriano dopo aver presenziato ai primi quattro KO stagionali non ha più avuto modo di recuperare sui compagni venendo impiegato con il contagocce. Il peggiore fra i titolari è risultato essere Abate, la cui presenza da titolare nel disastroso finale di campionato del Milan (insieme con l’assenza in alcuni momenti migliori) ha fatto abbassare di non poco tutti i punteggi. Non bene nemmeno Kucka e Donnarumma, ai quali mancano diversi punteggi positivi in Coppa Italia, così come Bertolacci in campo in nove vittorie ma anche in sette sconfitte.

SOLO CAMPIONATO

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Il Milan non ha partecipato alle competizioni europee ma è arrivato fino alla finale di Coppa Italia. L’esclusione della coppa nazionale dai conteggi cambia le carte in tavola favorendo chi in coppa è stato tenuto a riposo in una o più occasioni. Così troviamo primo nella classifica a punti Bacca (non un fattore nei sedicesimi e in semifinale) e leader in tutte le altre Alex, mai schierato in coppa. Si confermano nelle prime posizioni Antonelli e Romagnoli, senza coppa sale meritatamente nelle parti alte della classifica Donnarumma e pure il discusso Montolivo si difende bene rispetto ai suoi compagni.

Meno cambi in fondo alle classifiche dove troviamo sempre Balotelli e Luiz Adriano nelle non corrette e Abate e Bertolacci nelle corrette. Come anticipato in precedenza, tolta la Coppa Italia peggiorano i punteggi di De Sciglio.

LAZIO

GLOBALE

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Matri vince le prime tre classifiche ma viene escluso dalle graduatorie corrette per non aver raggiunto le presenze necessarie. L’attaccante in prestito dal Milan per ben cinque volte nel corso della stagione è subentrato portando la sua squadra a una rimonta parziale o totale del risultato. A imporsi nelle “corrette” e Miliknovic-Savic, assente in sette sconfitte dei biancocelesti e con un numero di presenze sufficiente per entrare in graduatoria. Stesso destino di Matri per Radu. In una stagione deludente in termini di risultati, con tutti i giocatori accreditati di punteggi piuttosto bassi, non stupisce che anche Cataldi (che condivide con Matri l’utilizzo a singhiozzo) riesca a chiudere l’annata nei primi posti. Fra i meno peggio, nonostante punteggi di poco superiori allo zero, anche Gentiletti e Konko.

Più di un giocatore biancoceleste ha chiuso la stagione con punteggi negativi. Fra i meno utilizzati troviamo Djordjevic e Klose (con più sconfitte che vittorie sia nelle graduatorie non corrette che nelle corrette). Fra i titolari non si salvano quasi tutti gli uomini più rappresentativi: da Basta e Lulic, passando per Candreva, Felipe Anderson e Marchetti han tutti terminato la stagione con un rapporto negativo fra partite vinte e partite perse che la dice lunga sull’anno da dimenticare della Lazio. Va però sottolineato che al di là dei demeriti di squadra fa specie che senza Candreva la Lazio abbia chiuso con un più che discreto score di 7 vittorie, 3 pareggi e 2 sconfitte, mentre per gli altri i punteggi negativi sono dati più dai risultati alterni quando sono stati impiegati che da dati particolarmente significativi in loro assenza.

SOLO CAMPIONATO

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Eliminati i risultati di Coppa Italia ed Europa League è Keita ad imporsi in tutte e cinque le classifiche. Senza di lui in campo la Lazio ha vinto in campionato solo due volte su sedici. Matri si conferma nelle prime posizioni mentre si affacciano nelle parti alte della classifica Biglia, Hoedt e Parolo sfruttando le poche partite giocate in Serie A da Konko e il calo di Gentiletti, che ha cinque punteggi positivi su cinque in Europa League, e Cataldi (4 vittorie e 1 pareggio nelle coppe).

Punteggi negativi per i soliti noti anche considerando solamente il campionato. Si confermano con più sconfitte che vittorie e in classifica sia nelle “non corrette” che nelle corrette (e quindi con conseguenti medie per forza di cose molto basse) Candreva, Lulic, Marchetti, Felipe Anderson e Basta, ai quali si aggiunge il già citato Gentiletti. Particolarmente disastroso il girone di ritorno di Djordjevic con 3 pareggi e 4 sconfitte.