Penultimo appuntamento di questa sessione di mercato con il tabellone del calciomercato estivo di Serie A e Big Europee costruito tenendo in considerazione costo del cartellino, stipendi e ammortamenti di ogni calciatore.

Per maggiori dettagli sulla costruzione delle tabelle rimando alla Guida al Tabellone del Calciomercato” già pubblicata in passato.

SERIE A – MERCATO ESTIVO 2021

Il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale si presenta così (ricordo che AtalantaGenoa, FiorentinaSampdoriaSassuolo Torino hanno bilancio su anno solare, le altre su stagione sportiva): 

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Le squadra che ha impattato di più sul suo bilancio annuale è il Venezia. 13 milioni di passivo per i lagunari, che sono fra le squadre neopromosse quella che più ha voluto investire sfruttando gli introiti maggiori attesi in Serie A rispetto alla Serie B. Solo altre tre squadre hanno chiuso con un bilancio di mercato negativo fra le quali un'altra neopromossa ovvero la Salernitana.

Il Napoli deve imputare i suoi passivi nei costi dei cartellini, nei costi totali e nell'impatto sul bilancio annuale all'impossibilità di fare cessioni remunerative. Per questo è bastato un mercato in cui l'unica spesa rilevante è stata il riscatto di Politano per far svoltare in negativo tutti i conti. A fine mercato è arrivato Anguissa in prestito oneroso. 

La Roma chiude con un leggero attivo sul bilancio conquistato in extremis con lo svincolo di Nzonzi al termine di un mercato molto più vivace, tanto da essere la squadra che ha speso di più come costi dei cartellini (-94,6 milioni) e la seconda come costi totali (-103,1 milioni). Le spese maggiori sono state per Abraham, Rui Patricio e Shomurodov, mentre il risparmio maggiore è arrivato con l'addio di Dzeko che anche a parametro zero ha comunque fatto risparmiare lo stipendio del giocatore. 

Vediamo come è andato il mercato delle altre cinque big.

Insieme alla Roma è stato il Milan la squadra che ha investito di più in questa sessione di mercato. I rossoneri infatti sono la seconda squadra che ha speso di più come costi dei cartellini (-66,2 milioni) e quella che ha speso di più in assoluto come costi totali (-129,8 milioni). Elliott, pur ottenendo che le uscite sul bilancio annuale più che compensassero le entrate, non si è tirata indietro nell'investire soldi per il rafforzamento della squadra non solo per questa stagione ma anche per il futuro, visto che è stato acquistato nella fase finale Adli per 8 milioni che verrà lasciato una stagione in prestito al Bordeaux oltre a Bakayoko in prestito biennale per 2 milioni e Messias in prestito per 2,6 milioni. Da segnalare durante la sessione di mercato l'acquisto di Tomori per quasi 30 milioni. Il rovescio della medaglia è l'aver perso a parametro zero Donnarumma e Calhanoglu risparmiando i relativi stipendi ma perdendo la possibilità di realizzare delle plusvalenze. 

A lungo nel corso del mercato la Lazio ha dovuto fare i conti con il blocco degli acquisti a causa dell'indicatore di liquidità della Figc non in regola. Sbloccata la situazione con un aumento di capitale da 10 milioni finanziato dal presidente Lotito la società ha potuto registrare gli acquisti onerosi di BasicFelipe Anderson e nell'ultima settimana di Zaccagni in prestito e gli arrivi a parametro zero fra gli altri di Hysaj e Pedro. Tante le uscite nell'ultima settimana, la più importante è quella di Correa ceduto in prestito oneroso per 5 milioni, ma aiuta a tenere i conti in attivo anche la cessione a titolo definitivo di Caicedo.

Mercato particolarmente attivo per l'Atalanta, che ha speso in cartellini quasi 70 milioni di euro (fra i quali 20 milioni per Musso) contro i circa 40 incassati. Questa settimana è arrivato anche Koopmeiners con un peso a bilancio di circa 3 milioni. L'Atalanta negli ultimi giorni ha ceduto a titolo definitivo Czyborra e altri giocatori non al centro del progetto tecnico fra i quali Lammers andato via in prestito oneroso per 0,5 milioni. 

La bomba di mercato della settimana è stata l'addio di Cristiano Ronaldo alla Juventus. L'operazione che ha sconquassato il mercato bianconero porta nelle casse circa 63 milioni fra stipendio risparmiato degli ultimi 10 mesi di contratto e ammortamento risparmiato, nonostante la minusvalenza di 14 milioni che sarà inserita sul bilancio 2020/21. Con queste entrate la Juventus chiude in attivo di quasi 50 la voce relativa al bilancio annuale anche dopo l'acquisto in prestito oneroso di Kean e a titolo definitivo del giovane Ihattaren ceduto poi in prestito alla Sampdoria. Leggeri passivi invece per i costi dei cartellini (-4,1 milioni) e per i costi totali (-2,1 milioni). Le operazioni chiuse quest'estate dai bianconeri mettono in evidenza la necessità di non fare spese eccessive nell'ottica di riportare le perdite a un livello più sostenibile rispetto a quella del bilancio 2020/21 che dovrebbe essere ben superiore ai 200 milioni.

Infine l'Inter è la squadra che più di tutte chiude il bilancio in attivo (di più di 160 milioni come costi dei cartellini, quasi 170 di costi totali e di 110 milioni come impatto a bilancio raggiungendo e superando la quota 100 indicata dal presidente Zhang) eppure le mosse di Marotta e Ausilio sembrano aver consegnato a Inzaghi una squadra molto competitiva nonostante le uscite dei due giocatori più rappresentativi della scorsa stagione, Lukaku e Hakimi. Questa settimana è stato concluso l'arrivo in prestito oneroso di Correa che pesa sul bilancio annuale poco più di 10 milioni. 

Per quanto riguarda le altre squadre da segnalare i due estremi Spezia e Udinese. Da una parte lo Spezia che, probabilmente per anticipare il blocco di mercato deciso dalla Fifa per le prossime sessioni, ha impattato sui suoi costi totali per più di 50 milioni (terza squadra della Serie A in questa graduatoria) pur mantenendo un certo equilibrio sul bilancio annuale che chiude con 3 milioni di passivo e dall'altra l'Udinese che ha approfittato di questa sessione di bilancio per dare fiato al proprio bilancio con attivi compresi fra 48 e 60 milioni in tutte e tre le voci considerate. 

Ha riportato il suo bilancio annuale in attivo in extremis il Bologna, che era stato grande protagonista nelle settimane precedenti con tanti acquisti e poche uscite. I felsinei hanno rimesso a posto i conti con la cessione di Tomiyasu all'Arsenal per 18,6 milioni dei quali 14,4 di plusvalenza. 

Questo il tabellone completo delle contrattazioni di Serie A (su sfondo bianco le variazioni rispetto alla scorsa settimana): 

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BIG EUROPEE

Partiamo come di consueto con il tabellone riepilogativo relativo ai costi/ricavi delle operazioni di mercato per quanto riguarda i cartellini, i costi totali e il peso sul bilancio annuale (tutte hanno bilancio su stagione sportiva). Nella tabella completa delle contrattazioni trovate in ordine alfabetico le 12 squadre monitorate ordinate per campionato, con nell'ordine la Premier League, la Liga, la Bundesliga e la Ligue 1

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Sono due le grandi protagoniste estere di questa sessione del mercato, Paris Saint-Germain e Manchester United. 

Partiamo con i francesi, padroni assoluti del mercato con l'arrivo dei "big 5" Messi, Donnarumma, Hakimi, Sergio Ramos e Wijnaldum che sono diventati "big 6" nelle ultime ore di mercato quando è arrivato pure Nuno Mendes dallo Sporting Lisbona in prestito oneroso con diritto di riscatto a 40 milioni. Per uno solo dei primi cinque è stato pagato il cartellino, l'interista per 60 milioni, ma tutti con stipendi altissimi. Questi acquisti stellari e le poche uscite hanno fatto sì che il PSG abbia chiuso il mercato con passivi elevatissimi sia sul bilancio annuale (-105,9 milioni) che sui costi totali (-387 milioni). Nonostante questo Al-Thani ha avuto la forza di resistere alle offerte "monstre" del Real Madrid per Mbappé, rifiutando 200 milioni pur sapendo che l'anno prossimo il francese potrà andare via a parametro zero. Ci fossero state le vecchie regole sul Fair Play Finanziario probabilmente i parigini avrebbero dovuto cedere, ma nel "limbo" in cui ci troviamo ora senza regole certe la ricchezza quasi infinita dell'emiro ha avuto la meglio.

A fare da contraltare al PSG la squadra più ricca del campionato più ricco del mondo, ovvero la Premier League. Al termine delle contrattazioni il Manchester United ha speso più dei francesi come costi dei cartellini e costi totali: passivi di 110,9 milioni nei costi dei cartellini, di 430,1 sui costi totali e di "solo" 80,8 sul bilancio annuale grazie alla plusvalenza realizzata in extremis con la cessione per 29,1 milioni di James. Lo United può far affidamento sì sulla ricchezza dei proprietari ma anche sugli elevati ricavi incassati e aveva già fatto un mercato ricco fino a sette giorni fa con gli arrivi di Sancho e Varane entrambi molto ben pagati in termini di ingaggio e di costo del cartellino. La "ciliegiona" sulla torta dei Red Devils è stata in questi giorni il ritorno di Cristiano Ronaldo, prelevato dalla Juventus per un peso complessivo sul bilancio annuale fra costo del cartellino e stipendio di 53,8 milioni all'anno per due stagioni. Un'operazione che durante l'estate sembrava non interessare lo United, che poi forse è stato pungolato dal rischio che il portoghese finisse nella rosa dei cugini del City...

Il mercato delle altre cinque inglesi è stato per certi versi simile fra loro: spese anche elevate ma con un occhio alle cessioni che ha permesso a tutte, chi più chi meno, di chiudere in attivo. L'Arsenal con l'arrivo di Tomiyasu è arrivato a spendere 134,7 milioni in costi dei cartellini, finora senza avere riscontri sul campo visto il pessimo avvio di stagione, ma fra la cessione di Willock, l'uscita in prestito di Bellerin e i risparmi di ingaggio iniziati lo scorso inverno e continuati con le uscite di Willian e David Luiz ha chiuso con un attivo di bilancio di 31,5 milioni.

Il Chelsea ha fatto un mercato chirurgico in entrata, con l'acquisto del solo Lukaku per quanto molto oneroso e di Saul Niguez prelevato in prestito oneroso nelle ore finali del mercato, conquistandosi il titolo di campione d'Europa anche delle cessioni e non solo sul campo con una serie d'uscite di giovani talenti cresciuti nei Blues che hanno arricchito non poco le casse. Addirittura superiore a 100 milioni l'attivo di bilancio grazie alle plusvalenze incassate per Abraham, Zouma, Tomori e Guehi e ad altre operazioni di contorno fra le quali le uscite di Giroud e Zappacosta. In attivo anche i costi dei cartellini e di poco in passivo i costi totali. 

Molto attenta questa sessione per il Liverpool, iniziata con l'ingaggio per 40 milioni di Konaté e poi dedicata solo alle uscite fra le quali quella di Wijnaldum per scadenza di contratto, Wilson che ha generato una plusvalenza di 14 milioni e Shaqiri. I Reds hanno chiuso in attivo anche il bilancio relativo ai costi totali.

Il Manchester City ha replicato, con qualche cessione in meno, il mercato del Chelsea. Un acquisto costosissimo, Grealish per 117 milioni, e alcune cessioni utili a chiudere il bilancio con un attivo superiore a 30 milioni fra uscite di giocatori non centrali nel progetto che han portato discrete plusvalenze e lo svincolo di Aguero e del suo elevato stipendio. 

Il Tottenham ha speso per gli acquisti di Emerson Royal, Gil e Sarr ma ha chiuso il bilancio in ampio attivo con le uscite di Alderweireld, Bale, Aurier, Foyth, Sissoko e Lamela fra gli altri. 

Mercato molto più complicato per le spagnole. Quella con meno problemi ad affrontare le restrizioni del Fair Play Finanziario della Liga è stato l'Atletico Madrid, che partendo da una situazione meno complicata dal punto di vista finanziario si è potuta permettere prima gli acquisti di de Paul e Cunha e poi l'oneroso ingaggio di Griezmann seppur tornato nel club in prestito. Nelle ultime ore i "colchoneros" hanno anche ceduto in prestito oneroso Saul Niguez portando nel loro bilancio annuale quasi 17 milioni ma chiudendo con un passivo di 5,8 milioni. 

Attivi molto ampi per il Barcellona, giustificati dalla stessa motivazione che ha portato al doloroso addio di Messi ovvero dalle stringenti richieste del Fair Play Finanziario spagnolo. L'uscita del fuoriclasse argentino ha permesso di risparmiare 133 milioni sul bilancio annuale dei 217,5 accumulati come attivo. Fra le altre cessioni da segnalare negli ultimi giorni quelle da 25 milioni di Emerson Royal e da 16 milioni del talento della cantera Moriba, andati rispettivamente al Tottenham e all'RB Lipsia e la già citata cessione in prestito di Griezmann che permette ai catalani di risparmiare altri 30 milioni a bilancio. In entrata sono arrivati tre parametri zero (Aguero, Depay ed E. Garcia) e de Jong in prestito. A mercato chiuso è partito in prestito anche Pjanic.

Il mercato del Real Madrid al netto dell'acquisto a parametro zero di Alaba è stato sulla falsa riga dell'anno scorso, ovvero tante cessioni per incamerare soldi e in entrata solo rientri da prestito almeno fino al penultimo giorno. Particolarmente pesanti gli addii di Sergio Ramos e Varane. La somma degli attivi fatti segnare dal Real Madrid dall'inizio della sessione estiva 2020 al 30 agosto 2021 erano di 178,5 di costi dei cartellini, 273 nei costi totali e 277,3 sul bilancio annuale. Questi numeri giustificano l'assalto fallito a cifre elevatissime a Mbappé negli ultimi giorni di mercato. Gli spagnoli si consoleranno probabilmente ingaggiandolo a zero l'anno prossimo e avranno in cassa soldi per fare almeno un altro acquisto pesantissimo se il FPF della Liga non porrà ulteriori limitazioni, nel frattempo hanno deciso di investire parte dei soldi risparmiati nell'ultimo giorno di mercato su Camavinga ingaggiato dal Rennes per 31 milioni di euro (operazione da 86,6 milioni di costi totali e 14,4 milioni sul bilancio 2021/22). 

In Germania il Bayern Monaco ha investito negli acquisti di Upamacano e di Subitzer, arrivato negli ultimi giorni di mercato, ma pur chiudendo in passivo sia come costi dei cartellini che come costi totali i bavaresi han chiuso in attivo il bilancio annuale grazie ad alcune uscite utili a migliorare i conti in particolare l'uscita degli svincolati Boateng, Alaba e Javi Martinez tutti con stipendi piuttosto alti. 

Elevati attivi per il Borussia Dortmund grazie alla remunerativa cessione di Sancho che ha migliorato il bilancio annuale di più di 100 milioni. Per questo motivo i gialloneri hanno potuto respingere le offerte per Haaland, che comunque è destinato a partire l'estate prossima a causa della clausola da 75 milioni valida a partire dal 2022/23. 

Questo il tabellone completo delle contrattazioni delle Big Europee (su sfondo bianco le variazioni rispetto alla scorsa settimana): 

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