Prima trasferta di campionato per il Como, che dopo aver superato 2-0 la Lazio affronterà il Bologna al Dall'Ara.
Cesc Fabregas in conferenza stampa ha presentato il match, dando notizie importanti sulle condizioni di Diao, che preoccupano molto il club.
Infortunio Diao: la conferenza pre-gara di Fabregas
"Diao mi preoccupa sinceramente, non sta bene: è una cosa legata all'infortunio dell'anno scorso. Se dopo 4 mesi e l'operazione succede qualcosa di piccolo mi preoccupa. È importante, può fare ruoli differenti e lui è già dentro la nostra dinamica rispetto ad alcuni giovani. Ora dobbiamo forzare altri giocatori e non possiamo dargli tanto tempo, però vediamo come va. Non voglio dire quanto sarà la durata, perché sicuramente sbaglio. Arriverà un comunicato, quando qualcuno si prenderà la responsabilità di farlo".
Sulla cessione di Cutrone
"Lo ringrazio già ora per quello che ha fatto con questo club. E' un giocatore che ha dato veramente tutto, in ogni singolo minuto in cui è stato chiamato in causa; si tratta però di un prestito, non di un addio definitivo. Qui purtroppo non potevo garantirgli il posto, non potevo dargli sicurezze che lui chiedeva; gli auguro il meglio per questa stagione, sono convinto che possa fare 10-12 con il Parma. Ha fatto già la storia del Como contribuendo alla promozione dalla B alla A".
Dualismo tra Douvikas e Morata
"Qui non ci sono titolari, nessuno ha la certezza matematica di giocare sempre. Tutti devono allenarsi bene, ho dei calciatori di spessore e ogni giorno voglio che puntino sempre a fare meglio del giorno precedente. Chi tra Douvi e Morata? Non lo so, decido di partita in partita. Non deve incazzarsi nessuno, già quest'anno sta andando meglio dello scorso".
Forma della squadra
"Non sono dell'idea di allenarsi 7 su 7. Preferisco dare molti giorni liberi, lavoro breve ma intenso. Due allenamenti duri, poi riposo. Credo che la squadra possa assorbire questo modo di lavorare, perché poi ti permette di arrivare molto più lucido in partita".
Impatto di Ramon all'esordio
"Sono molto orgoglioso di lui, di come ha giocato ma soprattutto di come ha condotto il pallone. Quando hai giocatori così devi forzare la crescita, renderli sempre partecipi e lavorare tanto individualmente. Ci sono cose che vanno fatte subito, con Nico Paz stessa cosa. Non c'era tempo, se hai questa inventiva è giusto metterla in campo. Potrei citarne tanti altri, la partita con la Lazio è stata ben giocata da tutti".