Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di 'GR Parlamento'. Tanti ovviamente gli argomenti trattati, ma su tutti anche il futuro di Frattesi, Scamacca e Raspadori, tre tra i gioielli più preziosi in casa neroverde. Queste le sue parole.
Sassuolo: le parole di Carnevali sulla situazione in Ucraina
"Lo sto vivendo come tutti, la situazione è drammatica. Stiamo uscendo da questa pandemia che ci ha colpito dal punto di vista psicologico in modo pesante e ora questa guerra. Con De Zerbi siamo stati in contatto tutti questi giorni, fortunatamente oggi è rientrato in Italia col suo staff. Chiaro che il pensiero va a tutta la gente che in questo momento sta soffrendo".
Sui gioielli del Sassuolo
"Io sono a Sassuolo da nove anni e il Sassuolo è da nove anni in Serie A. Ringrazio i miei collaboratori, ma tutto parte dalla nostra proprietà, dalla famiglia Squinzi che ci ha dato le linee guida: ragazzi giovani, di prospettiva, e con un giusto equilibrio tra parte tecnica e quella sportiva. Noi facciamo parte di un grande gruppo, quello Mapei, e proviamo a gestire la società come un'azienda".
Su Berardi
"Lui è cresciuto tra i ragazzi giovani del Sassuolo e con lui c'è un legame speciale. E' cresciuto non solo dal punto di vista sportivo: è maturato tantissimo, è un campione ed è uno dei migliori giocatori italiani se non il migliore. E' un giocatore straordinario, è veramente speciale. Chiaramente da parte sua può esserci l'ambizione di andare in un grande club: possiamo aspettarci che da un momento all'altro possa arrivare una richiesta importante, ma deve essere una richiesta importante di un grande club. Solo a quel punto ci faremo un ragionamento con lui per decidere la corsa giusta da fare per entrambi. Lo scorso anno la Fiorentina ha fatto un'offerta che però non abbiamo ritenuta congrua rispetto al valore del giocatore. Anche per il giocatore deve esserci l'ambizione di andare in un club top: non che la Fiorentina non lo sia, ma se vuole fare investimenti di un certo tipo non può fare quella valutazione di Berardi".
Su Dionisi
Un ragazzo bravo e sta crescendo anche lui perché arriva dalla Serie B. Abbiamo scelto un allenatore giusto per proseguire il nostro progetto, ma anche lui credo abbia scelto la società giusta per poter crescere. E' un allenatore che potrà fare carriera, ha tutte le caratteristiche per poterlo fare".
Inter su Scamacca e Frattesi?
"Dipende come li dividiamo. Io direi che, al di là di Frattesi e Scamacca, abbiamo anche altri giocatori come Raspadori o Traoré che si stanno mettendo in mostra. Non abbiamo la necessità di dover vendere tanti ragazzi, può darsi che vada via solo uno dei due... Sicuramente hanno valutazioni importanti, sono giocatori importanti e di grande prospettiva. Quando verranno richiesti verrà fatta un'adeguata analisi. 65 milioni? Noi non ci accontentiamo tanto, può essere anche bassa. Ci sono più probabilità che l'offerta arrivi dall'estero. Oggi in Italia ci sono un po' di difficoltà economiche: magari può esserci la volontà, il desiderio di prendere un giocatore, ma poi credo le offerte più importanti possano arrivare dall'estero. Io spero possa restare in Italia, mi farebbe piacere possa rimanere nel nostro campionato. Basta vedere Locatelli: alla fine sia noi che il giocatore abbiamo deciso di accettare una proposta della Juventus leggermente più bassa rispetto a quella che andrà a finire dall'Inghilterra".
Ancora sul futuro di Scamacca
"A suo tempo abbiamo già parlato con l'Inter. Poi ci siamo sentiti anche con qualche squadra straniera e il suo procuratore in questi giorni mi sta dicendo che ci sarà anche qualche altra società italiana che ci contatterà. Oggi di richieste concrete non ne abbiamo ancora avute, se non da qualche club estero, ma credo siano tutti un po' alla finestra soprattutto per capire come finirà la stagione".
Su Raspadori, Traorè e Maxime Lopez
"Siamo contenti, ben vengano questi tipi di problemi. Vuol dire che in questi anni abbiamo lavorato bene e fatto scelte giuste: rimanessero tutti con noi, si potrebbe pensare anche alle coppe. Ci vogliamo arrivare lo stesso facendo le cessioni giuste ma senza disfare la squadra perché vogliamo mantenere una squadra competitiva: siamo una società ambiziosa. Però qualcuno va ceduto, specialmente chi ha già fatto il suo percorso. Si tratta si capire qual è il momento giusto".