Daniele Verde è uno delle migliori sorprese in casa Spezia. L'attaccante ex Roma è uno dei protagonisti del club ligure in questa stagione e, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Verde e l'avventura alla Roma
«Ero immaturo. Nella mia testa qualcosa è scattato con la nascita di Diletta. Io avevo sempre voluto la palla nei piedi per divertirmi, ma da un po’ di tempo ho imparato a sacrificarmi, ad aiutare i compagni. Mi dicono che faccio solo gol spettacolari, ma quel gusto per la cosa bella me la porto dentro da quando ero bambino: la giocata non la penso, la faccio. È il calcio della strada, quello più divertente. È istinto, passione».
Verde e il rapporto con Thiago Motta
«Non fu un litigio, ma una discussione con Thiago Motta. Il mister non mi vedeva al top in allenamento, eravamo un po’ tesi per i risultati. Le discussioni sono utili se le persone sono serie e hanno rispetto. E infatti poi il mister mi ha fatto giocare e io ho risposto con l’assist con il Milan e il gol con la Sampdoria. Di destro al volo, poi: non so nemmeno come l’ho presa».
Verde sullo spogliatoio dello Spezia
«Nello spogliatoio faccio un po’ di scherzi. Soprattutto faccio sparire vestiti e scarpe che non si possono vedere. Alcuni compagni hanno un gusto pessimo. Manaj veste malissimo, Agudelo mette scarpe indecenti. E allora intervengo io».