Marten de Roon, centrocampista dell'Atalanta, ha parlato della sua stagione e di quella della Dea nel corso di un'intervista concessa a L'Eco di Bergamo.

Intervista a De Roon

Avvio di stagione?
«Stiamo crescendo settimana dopo settimana. Abbiamo due punti in più rispetto all’anno scorso e nonostante otto infortuni siamo quinti e imbattuti. Con il Pisa avremmo meritato di vincere e oggi saremmo secondi. L’importante è avere pazienza, a Bergamo c’è sempre stata tranquillità e deve restare così».

Che tipo di allenatore è Juric?
«Un grandissimo motivatore. Ha il fuoco dentro e sa trascinare lo spogliatoio. In campo sembra quasi che giochi accanto a te, per la passione e la grinta che trasmette».

PSG?
«Per me è stata durissima. La velocità e la fisicità degli avversari erano impressionanti, non riuscivo a respirare che già avevo tre giocatori addosso. Loro sono fortissimi e noi quella sera eravamo sottotono. Fa male, ma è capitato contro i più forti e l’importante è come reagisci: a Torino abbiamo dimostrato di avere ancora lo spirito Atalanta».

Juve, Bruges e Como?
«Sono le partite più belle. La Juve non ha dimenticato lo 0-4 dell’anno scorso e ora è una squadra più solida, con un difensore come Bremer che fa la differenza. Con il Bruges abbiamo voglia di rivincita dopo la delusione dell’anno scorso. Il Como invece gioca bene e sentirli dire che vogliono diventare la nuova Atalanta è quasi un complimento».

Honest Ahanor?
«Lui è più bravo di me. A 17 anni era già in Serie A, io ero ancora nelle giovanili. Ha qualità, forza e maturità. Io ormai vado avanti con l’esperienza».

Chi è l’avversario più forte che abbia mai affrontato?
«Ho incontrato tanti campioni, da Ronaldo a Mbappé, ma dico Vitinha del PSG. Mi ha impressionato tantissimo: qualità e intelligenza fuori dal comune».