Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica del Milan, è intervenuto Festival dello Sport 2022 a Trento. Ecco le sue parole riportate da MilanNews:

Maldini sull'arrivo di Theo Hernandez

“Per Theo siamo andati prima a parlare con il Real, con Theo ho usato le stesse parole che userei con mio figlio. Un pochino con i miei calciatori sento questo rapporto padre-figlio, so benissimo quali sono le difficoltà a cui si va incontro a quell’età. Dico che ci sono momenti bellissimi ma anche momenti delicati, io cerco di dare supporto a questi ragazzi prima che a questi calciatori”.

Maldini su Kalulu

"In quel momento lì Kjaer era fuori, come Romagnoli. Tomori si era operato al menisco. Dovevamo affrontare 6-7 partite con due centrali di ruolo, Kalulu e Gabbia. Avevamo incrociato le dita, ma sono stati fondamentali. La cosa bella dello Scudetto dell’anno scorso è che sono stati tutti protagonisti: Tatarusanu col rigore parato al derby, mio figlio Daniel con il gol allo Spezia. Tutto il gruppo era coinvolto, anche grazie alla conduzione di mister Pioli che in questo è veramente fantastico”.

Maldini su Pioli

“Lo conoscevo perché ho giocato insieme a lui in U21 tantissimi anni fa. Non sapevo che avesse questa carica sul campo che è contagiosa, sprigiona energia che è incredibile. Questa energia è davvero incredibile, riesce a trasmettere ogni giorno qualcosa di eccezionale, condivide i nostri progetti, le nostre strategie sul mercato. Non prende alibi. Tutte cose che abbiamo chiesto e che lui ha accettato perché lui è così. È cresciuto lui e ha fatto crescere noi, è un leader nato. Era considerato un normal one, al giorno d’oggi essere normali è già una grandissima cosa. A volte ci sono agenti che mi descrivono i loro calciatori “si allena sempre, è sempre puntuali”. Le cose normali ora sono eccezionali. È un rapporto speciale, ci confrontiamo, condividiamo, litighiamo. È un sanguigno. Finalmente ha trovato un ambiente in cui può far vedere quello che realmente è come uomo e come allenatore”.

Maldini sulle condizioni di Ibrahimovic

“Anche lui sa che il recupero è difficile, ma quando io e Ricky siamo andati da lui per la proposta di rinnovo gli abbiamo detto che deve considerare al 100% un calciatore, con l’obiettivo di rientrare da protagonista per la seconda parte della stagione. È partito con questa idea, vuole tornare a stagione. L’anno scorso quando le poche volte non ha avuto male è stato uno Zlatan determinante. Si deve considerare un calciatore al 100%. Per il futuro non si deve preoccupare. Ha un po’ questa ansia del dover smettere, ma è normale. Col tempo capisci che è più una fatica continuare. Cosa fa nel futuro? Lui fa Zlatan (ride, ndr)”.

Maldini su Maignan

"È tra i primi tre al mondo? Tutto molto soggettivo, quello che fa lui rispetto a tanti altri portieri è particolare. La sua capacità di calciare col destro e col sinistro, è il migliore dei nostri centrali a far girare la palla. È un portiere moderno, è un pignolo, ha voglia di arrivare, è ambizioso. È stato un acquisto molto molto azzeccato, un grande acquisto nel calcio moderno”.

Le parole di Maldini sui calciatori del Milan (Getty Images)