Santiago Castro, attaccante del Bologna, ha parlato della sua stagione e della sua avventura in Italia, nel corso di un'intervista concessa a "Il Resto del Carlino".
Intervista a Carstro
Arrivo in Italia? «Avevo diverse opzioni, tra cui Fiorentina, Genoa e una squadra di Premier League. Ma due cose hanno fatto la differenza: la possibilità di giocare in Champions e il modo in cui il Bologna mi ha accolto. Di Vaio, Sartori e Fenucci mi hanno chiamato spesso, non per parlare di contratti, ma per sapere come stavo. Questo ha fatto la differenza».
Città? «Abito a Casalecchio, vicino a una scuola primaria. Quando torno dall’allenamento, i bambini mi aspettano fuori casa, è bellissimo. Nei giorni liberi vado in balcone e vedo che mi guardano dalle finestre. Le maestre devono chiudere le tende per farli concentrare!».Ricordi? «Sicuramente la festa per la Champions in Piazza Maggiore e il mio debutto con lo Shakhtar. Poi il gol all’Atalanta in Coppa Italia, che ci ha riportato in semifinale dopo 26 anni. E ovviamente la storica vittoria contro il Borussia Dortmund».
Champions League? «L’atmosfera della Champions mi manca tantissimo. Abbiamo dimostrato di poter competere a livello internazionale, peccato per l’eliminazione. Ora dobbiamo concentrarci su campionato e Coppa Italia».