Incontro a Castel Volturno fra Aurelio de Laurentiis e i giornalisti, il presidente del Napoli ha affrontato diverse tematiche d'interesse, fra queste le indiscrezioni sulla panchina azzurra, il rapporto con le nazionali e l'addio di Giuntoli. Di seguito i passaggi più interessanti.
De Laurentiis sul rapporto con Conte
"Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto, ma da qui a dire di cambiare l'allenatore ce ne passa. Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico. Antonio Conte? Non voglio domande al riguardo, sarebbe un'azione di disturbo. Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c'era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra".
De Laurentiis sull'obiettivo del Napoli
"L'anno scorso abbiamo vinto con 16 punti sulla seconda, ma chi l'ha detto che ci dovremmo ripetereì? Lo speriamo, certo, ma tutto ciò non è scritto da nessuna parte. Non è che ogni volta un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto. I pompieri siamo noi stessi, le decisioni vanno fatte con serenità e senza errori dettati dalla fretta".
De Laurentiis sulle nazionali
"Dal 2013 a oggi abbiamo incassato circa 4 milioni di euro di rimborsi come partecipazione dei nostri giocatori alle partite delle nazionali, pur avendo sempre più di 10 giocatori convocati. Questo non va bene. Dovrebbe essere lasciata la scelta al club di poter mandare o meno in nazionale un giocatore convocato, la possibilità di dire no se si tratta di un'amichevole, per esempio".
De Laurentiis su Giuntoli
"Giuntoli da sei mesi mi continuava a ripetere di volere andare alla Juventus. Qui abbiamo sempre considerato la Juve nemica sportiva numero uno, è un altro film, questo! Il colpo Kvara non è suo, è stata una segnalazione a mio figlio Edoardo che poi è arrivata a Giuntoli. E' comunque un ottimo professionista che è andato alla Juve con mia grande sorpresa".
De Laurentiis sul ritardo del rinnovo di Osimhen
"Non sono mai stato non sereno nei confronti di Osimhen, ma si è sempre in due in queste cose: io sono rimasto lo stesso, se il suo umore è cambiato non posso farci nulla. Se dopo una stretta di mano le cose cambiano, la cosa dispiace, ne prendiamo atto, ma poi la vita va avanti. Con lui ci sono ottimi rapporti, la scadenza del contratto è nel 2025, c'è tempo".