Il tecnico del Monza Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta con l'Inter.
Sulla partita
"Intanto dobbiamo fare i complimenti all'Inter, ha fatto un'ottima partita e abbiamo affrontato una squadra forte, venire a San Siro alla prima giornata è stato difficile. Quindi vanno fatti i complimenti all'Inter e a Inzaghi, sono davvero forti. Però per 70 minuti noi abbiamo fatto una buona gara, sull'1-0 abbiamo avuto occasioni clamorose: il calcio è fatto anche di episodi e siamo consapevoli che purtroppo abbiamo preso due gol su nostre disattenzioni. L'Inter è stata brava e ci ha rispettato, difendendosi bassa e togliendoci profondità, giocando di ripartenza: noi ce l'abbiamo messa tutta, i ragazzi sono usciti dal campo stremati. Sappiamo che ci manca qualcosina, aspettiamo e vediamo. Ho scelto Maric perché aveva fatto una buona gara sia con Everton che con il Milan, oggi anche secondo me: è stato marcato bene, ma si è mosso bene. Mi servivano quelle caratteristiche, potevamo immaginare che l'Inter ci togliesse profondità".
Su Gagliardini
"Roberto ha fatto una buona gara, ci teneva tanto ed era anche emozionato: gli ho detto di godersela. Secondo me ha fatto bene, è uscito stremato e a fine primo tempo gli ho dato dei consigli sulla postura del corpo, cosa che potevamo aggiustare. Spesso ci andavamo a chiudere nelle zone in cui l'Inter ci spingeva e non c'era fluidità di gioco. Però penso che tutta la squadra abbia fatto una buona gara: potevamo evitare degli errori, ma queste squadre amplificano i difetti. Ben venga che escano, così abbiamo tempo per lavorarci".
Sulla sconfitta
"Sapete che non faccio mai drammi: dalle sconfitte si cresce, non sono queste le partite da vincere ma ci devono dare delle grandi risposte e l'hanno fatto. Il Monza gioca, ha un'identità ben chiara: ci hanno amplificato dei difetti, su cui dobbiamo lavorare. Non facciamo drammi dopo la prima sconfitta: sono partite che ci devono dare risposte importanti, ma non da vincere. È un campionato più difficile, sì: l'anno scorso ti affrontavano come una neopromossa, con una mentalità diversa. Siamo consapevoli tutti di questo e dobbiamo solo continuare a crescere, ma non voglio sentire parlare di umiltà".