Sabato sera c'è Fiorentina-Milan, due squadre che hanno caratterizzato (insieme ai primi anni all'Atalanta) la carriera di Riccardo Montolivo. Appese le scarpette al chiodo nel 2019, l'ex centrocampista oggi fa il commentatore su Dazn. E in un'intervista a Tuttosport si sofferma sui temi di casa rossonera, ecco le sue parole:

Su Pioli

"In questo momento, come proposta di gioco, è tra i migliori allenatori in Italia e forse anche in Europa. Io sono innamorato del suo modo di fare calcio, del modo in cui fa giocare questa squadra. Oggi il Milan è Pioli dipendente. È lui l'artefice di tutto questo cambiamento. In due anni ha migliorato tantissimi giocatori. Penso a Calabria, a Tonali, Rebic, Saelemaekers, Leao e tanti altri ancora".

Su Tonali

"La sua crescita è stata esponenziale. In questo momento è il miglior centrocampista del Milan e forse anche del campionato. La cosa che mi ha colpito di più è la presenza che ha in campo, il suo peso specifico in ogni singola giocata. Adesso nel Milan se Tonali c'è o non c'è si sente".

Su Rafael Leao

"Lo scorso anno sembrava uscisse dalla partita, per poi rientrare con una giocata, poi nuovamente assente. Quest'anno c'è sempre. E quando un giocatore ha questa crescita il merito è dell'allenatore. Può crescere ancora nella concretezza davanti alla porta. Dal punto di vista tattico è ancora un po' disordinato, ma ha dato la sensazione di aver doti da leadership, così come è successo nella vittoria contro il Verona".

Un consiglio a Franck Kessié

"Io non lascerei mai il Milan, però se lui vuole provare una sfida diversa è giusto che lo faccia. Non penso che sia una questione di soldi. Io penso che voglia provare qualcosa di diverso, penso che voglia fare un'esperienza all'estero. Per un giocatore straniero è più facile lasciare la Serie A. Mi piacciono la politica e la coerenza che sta portando avanti il Milan, che non scende a compromessi con nessun giocatore. Queste sono le condizioni, prendere o lasciare. Questa coerenza, alla lunga, paga".

Sulla corsa scudetto

"Mi aspettavo un Milan davanti, tra le prime tre. Non mi aspettavo, però, un cammino a questo ritmo di Milan e Napoli. L'Inter sta facendo bene, ma c'è qualcuno che sta facendo meglio dei nerazzurri. Sarà una lotta a tre fino alla fine. Il Milan rispetto alle altre ha cambiato poco, ha lo stesso allenatore, ha delle basi solidissime. Quest'anno è più che mai pronto per vincere lo Scudetto".

Stefano Pioli, allenatore del Milan (Getty Images)