Dopo le reazioni scatenate dall'ex vicecampione del Mondo Dino Baggio a proposito delle sostanze in uso nel calcio italiano negli anni 90, argomento tornato d'attualità dopo la scomparsa per malattia di Gianluca Vialli, Alessandro Melli si schiera in difesa delle parole dell'ex centrocampista di Juve e Parma. L'ex attaccante dei ducali dice la sua su un caso diventato incandescente.

Baggio sui rischi del doping, parla Melli

"Dino le disse anche a me quelle cose dopo che è venuto a mancare Vialli, se l'ha detto sicuramente l'avrà visto con i suoi occhi. Lo conosco, se dice una cosa sicuramente dice una cosa di cui è certo. Può essere. La mia reazione quale è stata? Gli ho detto 'Mi auguro che tu, se è vero quello che dici, sia stato perspicace e intelligente da non farne uso'. E lui sicuramente non l'ha fatto. Dino ha tirato su un polverone".

Melli difende Dino Baggio: "Se parla ha visto"

"Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso, investigare un po' sulle sostanze prese in quei periodi". "Faccio fatica a dare una risposta se non per quello che ho vissuto io, Dino ha detto la sua. Da parte nostra integratori ma non credo che le mie società dove ho militato abbiano mai dato 'qualcosa di diverso', almeno me lo auguro - ha aggiunto -. Il giocatore si affida ai medici, ai fisioterapisti e alle persone competenti e dunque quello che posso dire è che personalmente ho sempre avuto fiducia in loro, mi auguro che la mia fiducia sia stata ben riposta. In questi ultimi 50 anni i calciatori sono stati migliaia, le società sono tante e può anche darsi che da qualche parte sia successo qualcosa 'che non è lecito'. Ma non sta a me dirlo perché non c'è ne la prova nè la certezza. Le voci le ho sentito anche io, sulla Juve se ne sono dette tante ma non sta a me giudicare. C'è stato un processo e qualcosa è emerso. Ma sarebbe anche sbagliato dire cose di cui non siamo a conoscenza, se non per sentito dire".