L'avventura come designatore arbitrale di Gianluca Rocchi potrebbe concludersi dopo una sola stagione. L'operato dell'ex arbitro, infatti, non ha convinto i vertici dell'AIA che starebbero già valutando altre opzioni.

Rocchi rischia il posto, le ultime

Dopo le polemiche, le pressioni. La direzione di gara di domenica scorsa durante la gara tra Torino e Inter potrebbe costar caro a Gianluca Rocchi. Il designatore arbitrale, infatti, sta pagando l'operato della coppia Guida-Massa durante la partita con un'onda di polemiche. Ma non è finita.

Secondo quanto riportato dal Corriere Dello Sport, il mondo arbitrale starebbe vivendo un momento molto delicato dopo le polemiche scaturite dall'errore del VAR in occasione del calcio di rigore chiesto da Belotti.

Oltre ai problemi in campo, Gianluca Rocchi deve difendersi anche da molti malumori all'interno della federazione nei confronti della "linea giovane" varata dal designatore. Per questo motivo in queste settimane starebbe aleggiando il nome di Roberto Rosetti, attuale designatore della Uefa, come prossimo designatore italiano.

La "linea giovane" di Rocchi non piace

Rocchi non sembrerebbe mai esser stato digerito dalla dirigenza AIA, che al termine dello scorso campionato, scrive il Corriere, ha “subito” una scelta che non è stata cosa gradita.

Questo avrebbe portato ad un vero e proprio “scontro” fra il designatore e uno degli uomini più vicini al presidente Trentalange. Il problema sarebbe alla base visto che Rocchi lavora molto sulla valorizzazione dei giovani. Il nuovo designatore vorrebbe puntare maggiormente sulle nuove generazioni e su arbitri come Serra e Marchetti, che bene stanno facendo e che sugli errori possono crescere. Questo piano sarebbe piaciuto poco all'AIA che invece spinge per i soliti nomi di Orsano, Massa e Maresca.

Nuovo designatore: sarà Rosetti?

La "battaglia" in seno all'AIA sembra essere già cominciata. Per questo motivo se Rosetti dovesse chiudere con la Uefa a fine stagione, potrebbe essere richiamato in Italia. Il designatore degli arbitri europei, infatti, dopo aver svolto un buon lavoro con la Uefa, dovrebbe dire addio a fine stagione e sarebbe libero di tornare.