Matteo Pessina è tornato a casa. Il nuovo centrocampista del Monza si prepara a un grande campionato con una responsabilità in più: la fascia da capitano. Un onore e un onere che l'ex Atalanta si sente pronto a sostenere. Ecco le sue parole a "Sky Sport".

Sulla scelta del Monza

"L'Atalanta è il modello di ispirazione per molti. E anche per il Monza. Io l'ho vissuto per cinque anni, si sono centrati obiettivi senza mai strafare. Esattamente come il Monza. Questa è una società ambiziosa e fra me e il club c'è un rapporto speciale che non si è mai interrotto, anche con Galliani quando nel 2015 mi ha acquistato al Milan. I rapporti non si sono mai raffreddati, ci siamo sempre scritti e chiamati quando ho esordito in Champions e durante il campionato Europeo. Galliano è sempre stato presente, esattamente come il Monza. Ogni volta che tornavo a casa mi ritagliavo sempre del tempo per una visita al centro sportivo.

La motivazione che ha dettato questa scelta è semplice. Adesso sono a casa mia. Quando sono andato via era tutto diverso e la società era sull'orlo del fallimento. Adesso ritrovo campi e strutture da serie A. Tornare qui è senza dubbio emozionante, non posso essere che contento. Torno dove tutto è iniziato. Avrei comunque compiuto questa scelta, il pensiero c'era. Pensavo si potesse realizzare magari a fine carriera, invece il Monza e in A. É stata per certi versi una sorpresa anche per me:  sono qui a 25 anni anche perché c'è un grande progetto".

Sulla fascia da capitano

"Non potevo non accettare la fascia, specialmente perché me l'ha proposta proprio Galliani. Il direttore sa che sono il simbolo di questa città e a me fa solo piacere indossarla. Accetto ben volentieri la responsabilità, sono andato via da ragazzino, torno da calciatore nel pieno della maturità dopo anni in A, esperienza in Champions e un titolo di Campione d'Europa. L'esperienza non mi manca, sono pronto a infondere tranquillità ai compagni all'esordio in A".

Pessina (Getty)