Terza finale di Coppa Italia nel mirino per l'Atalanta. Domani la formazione di Gian Piero Gasperini si giocherà il trofeo contro la Juventus, in una gara apertissima a qualsiasi risultato. Nella conferenza stampa di vigilia, il tecnico orobico ha presentato così la finalissima dell'Olimpico.
Gasperini in conferenza stampa
Di seguito, uno stralcio delle sue parole:
Fame di vittoria
"Ho sempre pensato che la Coppa Italia fosse l'unico trofeo per l'Atalanta, in quanto Scudetto e Champions erano distanti. E invece è la terza volta che arriviamo in finale: le altre due non sono andate bene ma siamo testardi e insistiamo. Impensabile l'Europa League ma i ragazzi sono stati splendidi e hanno fatto un percorso incredibile, al quale ora manca l'ultimo miglio. Vogliamo vincere la finale.
Sono passati solo 5 anni ed è motivo di grande orgoglio perché di quella squadra ne sono rimasti pochi. Abbiamo modificato nel tempo, ci sono state una seconda e ora una terza Atalanta. Ma sempre con spirito, motivazioni e identità: questo è un gruppo che ha bruciato le tappe.
La cosa per me importante è che l'Atalanta si posiziona su una fascia che le permette di giocare spesso queste partite. Dobbiamo sempre guardare in alto, il desiderio di migliorare ci porta poi a stare stabilmente in zone alte".
La svolta col Milan
"Una delle svolte, anche se noi pensiamo sempre a percorsi differenziati. A Liverpool abbiamo avuto la consapevolezza di arrivare in finale, ma per la Coppa Italia è stata Milano con il Milan".
I complimenti di Guardiola
"Guardiola è un amico (ride, ndr). Lo ringrazio... Le partite che abbiamo dovuto affrontare in stagione hanno dato autostima alla squadra e domani incontriamo chi ha il valore delle primissime, anche se in campionato non ha fatto i risultati che si aspettava".
L'assenza di Scamacca
"Ogni partita è diversa, non ci illudiamo che possa essere simile a quella con la Roma. Tatticamente l'assenza di Scamacca ci costringerà a provare altre soluzioni e di questo sono dispiaciuto. Non tanto per me quanto per lui, è stato privato di una finale... E lì devi portare i giocatori migliori, non toglierli.
Forse dovremmo adeguarci al resto d'Europa, che almeno in semifinale le ammonizioni si azzerano. Con la Juve sarà un altro tipo di partita, spero che arriveremo domani con lo stesso spirito con cui siamo arrivati a sfidare la Roma dopo la qualificazione col Marsiglia e la stessa voglia di vincere. Così avremo più chance".