Lunga intervista concessa alla "Gazzetta dello Sport" da Gian Piero Gasperini. Ecco i passaggi principali.

Su De Ketelaere

«Ci sono state delle caratteristiche sulle quali ero convinto di poter lavorare. Charles era già molto considerato. Scommessa facile. L'ho visto subito come una prima punta perché è gratificato soprattutto dalle cose che fa in attacco. È l’indole che detta il ruolo. Anche se Charles lavora molto. Anzi, questa è stata la sorpresa. Non pensavo che corresse così e facesse tanto volume. Charles è un ragazzo sveglio, intelligente, di valori. Dobbiamo aiutarlo a emozionarsi, a sentirsi la squadra addosso».

Su Scamacca

«Ha tutto per diventare il 9 dell'Italia all'Europeo: fisicità, tiro, gioco aereo. Però deve metterci agonismo, ambizione, fuoco dentro. Cuore e testa, il resto viene dopo».

Su Lookman

«Cammina troppo in campo. Corre solo con la palla. Si accontenta di fare solo i gol, così ne segna di meno. A Lisbona ha dimostrato che può giocare con grande continuità, se vuole».

Su Ruggeri

«Ruggeri ha cuore e testa. Non ha talento enorme, ma si sta costruendo. Mi ricorda Gosens. Era Cenerentola, ora fa gli assist migliori…».

Su Holm e Bakker

«Siamo abbastanza indietro, perché in Italia la fase difensiva, nel loro ruolo, è fondamentale».

Su Scalvini

«È un universale, come dicono nella pallavolo. Contro la Lazio, alla fine, ha giocato in attacco. Ogni tanto penso che gli faccio pochi complimenti e gli chiedo sempre tanto. Poi mi dico: ma ha solo 20 anni… Ha tutto per diventare un vero leader. Ovunque».

Sull'inizio di campionato

«Sul piano del gioco siamo cresciuti. Gli errori contro Frosinone, Fiorentina e Lazio hanno penalizzato un’ottima classifica che poteva essere straordinaria. Ho una preoccupazione: ci sono stati 7-8 giocatori straordinari per rendimento e non abbiamo avuto infortuni particolari. Dopo la sosta inizia un tour de force. A parte Kolasinac, ci siamo retti sui giocatori della vecchia guardia. I nuovi hanno bisogno di tempo. Ora sto ripensando a Palomino, Hateboer, Muriel».