Reduce dalla sconfitta con la Cremonese il Lecce si appresta ad affrontare il Pisa nell'anticipo della 15esima giornata del campionato di Serie A.
Il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha presentato il match nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Lecce-Pisa, la conferenza stampa prepartita di Di Francesco
"È troppo facile dire ciò che dobbiamo fare meglio di Cremona. L’approccio è stato giusto, con ottime trame che andavano concretizzare. Poi anche se non mi piace parlare di episodi è stato il rigore a cambiare la partita. Serve reagire e restare la partita, quindi da non ripetere c’è l’esserne usciti nonostante i cambi”.
Di Francesco su Stulic
“Ci sono tanti modi per intervenire sulla testa di un giocatore. Intanto non ascoltare ciò che si dice, estraniandolo dalle situazioni esterne e lasciarlo concentrato sul campo perché non tutti reagiscano a critiche e complimenti allo stesso modo. Dopodiché ci sono considerazioni tattiche e di scelte da fare, capire meglio se serve forza o altro e preparare dunque le partite nel modo migliore. Per domani devo scegliere chi far giocare tra Stulic e Camarda, sto facendo le valutazioni del caso”.
Di Francesco su Nzola
“Con lui e Meister il Pisa aveva un peso specifico in avanti. Non so se giocherà con Moreo o Tramoni, cambiando un po’ struttura alla squadra. E’ normale che giocheranno un po’ più palla a terra e cercheranno di attaccare sugli esterni con più uomini. Il Pisa ha fisicità, è temibile, ha giocato bene in particolare di recente con Inter e Sassuolo. E’ complicato ma dobbiamo giocare e possiamo fare bene”.
La Coppa d'Africa
“Non posso certo dire ai giocatori che dopo mancheranno elementi importanti, cercherò di fare le scelte migliori e poi con la Coppa d’Africa ci saranno alternative adeguate. Noi dobbiamo pensare a fare il meglio domani, non sarò spregiudicato solo perché dopo ci saranno partite contro avversari di alta classifica. Bisogna attaccare sì, ma sempre tenendo l’equilibrio”.
La lotta salvezza
“Potrebbe essere che la quota salvezza si alzi, aspetterei il girone d’andata per dirlo. Di certo c’è il grande equilibrio, con nulla ti trovi da quattordicesimo a diciassettesimo e viceversa. Per questo, come in campo, serve equilibrio, sarebbe gravissimo esaltarsi per un successo con il Torino o deprimersi post la Cremonese”.