Intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Rabiot ha parlato così del suo momento al Milan, dei suoi compagni e dell'occasione che non dovrebbe buttar via ora Leao.
Milan, le parole di Rabiot
Quanto ha pesato la chiamata di Allegri?
"Con Allegri c’è sempre stato un ottimo rapporto. Siamo simili, e lo apprezzo molto umanamente. Ci siamo chiamati e scritti spesso pure la scorsa stagione. Poi con il Milan c’erano già stati contatti lo scorso anno, ma non se n’era fatto nulla. Quest’estate si sono fatti avanti a inizio estate e sono tornati alla carica dopo il problema a Marsiglia. È stato il momento giusto per tutti".
Del Milan ne ha parlato prima anche con il suo amico Maignan?
"Si e me ne aveva parlato molto bene. Aveva ragione".
Sorpreso dal quarantenne Modric?
"Non sono sorpreso per il suo impegno e la sua professionalità, altrimenti non sarebbe a questi livelli alla sua età. Sono sorpreso perché a quarant’anni non è scontato ciò che fa. È uno che continua a dare tutto in partita e in allenamento. Un vero esempio per tutti".
Rabiot come Modric: in campo fino a 40 anni?
"È un’ispirazione, ma poi dipende da variabili diverse: il fisico, gli infortuni. Di sicuro Modric ha una grande passione. E la passione è il motore per tutto. E poi è felice di continuare ad allenarsi al massimo e a giocare".
Cosa manca invece a Leao per imporsi definitivamente?
"So che se ne parla molto. È un giocatore che ha potenzialità, ma a 26 anni non sei più giovane. Alla sua età non c’è più tempo da perdere. Il tempo passa veloce. Sarebbe un peccato che rimanesse solo un potenziale grande giocatore. Spero si renda conto di avere i mezzi per poter competere con i più forti. Ma magari non ha la volontà o la passione di un Modric. Leao deve chiedersi dove vuole arrivare o se si accontenta così, oppure se il suo obiettivo è di diventare quello che può essere. Per noi sarebbe un peccato, perché sarebbe uno spreco se non esprimesse tutto il suo potenziale, e non si focalizzasse al 100% sul lavoro. Allegri sa trarre il meglio dai giocatori. Spero abbia un impatto positivo anche su di lui. Magari per Leao è l’occasione giusta".
E cosa ne pensa di Nkunku?
"È un ottimo giocatore, efficace sotto porta, tecnicamente forte, che va in profondità e rientra. Allegri è felice di averlo. È un’arma offensiva in più che conterà molto nella lotta per lo scudetto. È arrivato un po’ fuori forma, gli serve un po’ di tempo per ritrovarla, ma ha già mostrato cose interessanti in un reparto ricco di profili diversi: Pulisic, lo stesso Leao, e anche Gimenez, che in tanti criticano, ma Santi è uno che dà il 100% in allenamento e in partita. Ha la mentalità giusta, gli basterà solo sbloccarsi. In generale il Milan è un’ottima squadra, magari solo un po’ corta in difesa, in caso di infortuni".