Festival della Serie A - Michele Ciccarese, direttore commerciale & marketing Lega Serie A Enilive, è intervenuto ai microfoni di Fantacalcio al termine del panel tenuto alla Galleria San Ludovico di Parma. Dopo l'intervento con Nino Ragosta, CEO e Founder Fantacalcio®, intervenuto tra gli altri durante la discussione su "La Serie A come acceleratore di business", Ciccarese ha approfondito le tematiche trattate.
Lega Serie A, intervista a Michele Ciccarese
Di seguito le dichiarazioni di Michele Ciccarese, direttore commerciale & marketing Lega Serie A Enilive.
La stagione calcistica è finita, ma il lavoro della Lega sotto altri punti di vista non è concluso. Possiamo però tracciare un bilancio di questa stagione?
"Non ci fermiamo mai ed è il nostro obiettivo, cioè quello di continuare ad essere sempre vicini ai tifosi anche quando non si gioca a calcio. Quest'anno si è giocato tanto, è stata una stagione super emozionante per noi e per tutti i fantallenatori, perché poi vedere una stagione decidersi alla 38ª giornata tra Scudetto, chi restava in Serie A, chi andava in Serie B, chi lottava per le coppe Europee, ci porta naturalmente ad avere un campionato che è competitivo e che porta attenzione a tutti. Dal punto di vista marketing, l'attenzione è quella per cui lottano tutti gli sponsor e tutti i partner, per cui è quello che fa la differenza in ogni strategia di comunicazione".
Come e cosa offre Lega Serie A ai partner in Italia? Come fa Lega Serie A ad attrarre sempre più aziende e partner interessati al prodotto?
"Molte aziende le vedete qui alle mie spalle su quello che è il backdrop interviste dove stiamo parlando adesso. Però la forza di un campionato, di una competizione come la Serie A è sempre legata da una parte alla fanbase e l'abbiamo raccontato adesso, nel mondo 700 milioni, solo in Italia 34 milioni di fans, che vuol dire il 66% della popolazione sopra i 14 anni; dall'altra la frequenza e la copertura, che sono i KPI che cercano le aziende che investono in pubblicità, per cui frequenza vuol dire 380 partite, copertura vuol dire 10 mesi di campionato che abbiamo annunciato ieri con i nuovi calendari. In questo contesto bisogna essere efficaci. È quello che cerchiamo di fare con i vari partners. Abbiamo appena finito un panel con gli amici di Panini, con gli amici di Enilive, piuttosto che con Fantacalcio stesso. Dobbiamo accompagnare quelli che sono i tifosi durante la stagione sportiva".
Efficaci in Italia ma anche all'estero. Mi viene da pensare al lavoro molto importante che si sta facendo per portare il prodotto anche fuori dei confini nazionali. In questo caso il ruolo del Made in Italy e di tutto ciò che ruota attorno al concetto di italianità è decisamente importante
"L'abbiamo visto nell'ultimo video oggi e se andate sul canale YouTube della Serie A trovate una serie TV che si chiama 'Campioni del Made in Italy' che ha proprio l'obiettivo di raccontare in lingua straniera la bellezza dell'Italia. C'è un elemento che ci differenzia all'estero ed è il nostro paese stesso, per cui nel momento in cui il Milan, l'Inter, la Fiorentina, la Roma, il Napoli raccontano il proprio club attraverso la propria città è lì che si accoglie l'attenzione non solo degli appassionati di calcio ma degli appassionati del nostro paese stesso. E così riusciamo ad esportare ancora meglio la nostra Serie A fuori dai confini italiani".
Il prodotto Serie A negli ultimi anni si vende di più o si vende meglio?
"Entrambe. Nel senso che si vende di più e meglio perché si lavora bene con i club nella creazione di inventory e di prodotti di comunicazione e di conseguenza di format di sponsorizzazione. Ma la forza qual è? Quella di differenziare per i vari prodotti anche le competizioni stesse: avete visto arrivare Enilive sulla Serie A, Frecciarossa sulla Coppa Italia, EA Sports sulla Supercoppa piuttosto che Goleador sulla eSerie A, nel mondo dei videogiochi. Differenziando si creano nuove partnership. La creazione dei premi stessi della Serie A, il Player of the Match che è sponsorizzato da Panini, il Coach of the Month da parte di Philadelphia piuttosto che il Player of the Month da parte di EA Sports. E poi Iliad che è un partner tecnologico, piuttosto che Bancomat che è l'official timekeeper. Costruendo per ogni partner una storia e un progetto diverso si può fare la differenza che poi si misura naturalmente in efficacia di vendita per i partner stessi e di ricavi per la Lega".
Al centro di tutto c'è sempre il tifoso, l'utente finale, colui che fa più pubblicità al prodotto Lega Serie A. In tale senso, il coinvolgimento delle nuove generazioni è sicuramente un aspetto da non trascurare. Quali sono le leve e quali possono essere i canali per portare ancora più giovani a interessarsi al calcio italiano e alla Lega Serie A?
"Lo si fa anche attraverso i partner stessi, in sinergia. Abbiamo parlato prima con Panini che inizia a parlare al target di appassionati di calcio e fa diventare tutti noi tifosi da quando abbiamo 5 anni. Quindi ci leghiamo al mondo del calcio. Dopodiché si continua con i videogiochi come EA FC e si continua a giocare, quindi si segue la propria squadra del cuore, si conoscono sempre più campioni e calciatori. E poi si diventa fantallenatori e ci si lega ancora di più al mondo del calcio seguendolo e seguendo le performance sportive di tutti i calciatori protagonisti nel weekend. Questa è la forza, ma la forza di un brand che diventa partner si misura anche in quello che restituisce al tifoso. Quando abbiamo premiato un ragazzo di Conversano che vive a Brunico, fantallenatore dell'anno con Philadelphia e Fantacalcio.it, in campo con quell'emozione, è l'esempio di come il brand Philadelphia, partner del Coach of the Month, premia il fantallenatore dell'anno che va in campo a premiare Antonio Conte come allenatore dell'anno. Questo è il circolo virtuoso che dobbiamo saper costruire in collaborazione tra la Lega Serie A, tutti i club e i propri partners".