Nonostante Rafael Leao sia a digiuno in campionato dal 23 settembre, l'ex Lille sembra aver ritrovato la scintilla almeno come assist-man. Che sia un segnale positivo in vista del Napoli? Intanto, il numero dieci del Milan si racconta sulle pagine di GQ Italia e svela più di qualche retroscena: tanta musica, tanto pallone e non solo...

"Non solo Ronaldo: anche Ibra e Maldini mi hanno aiutato"

"Ibrahimovic e Maldini mi hanno aiutato tanto, specie Zlatan, quando ero già grande ed ero già arrivato al Milan. Cristiano Ronaldo è ovviamente un mio idolo. Però le uniche persone che ho tenuto come esempio sin da quando ero molto piccolo sono state mia madre e mio padre, la mia famiglia".

"Milano la città perfetta per me..."

"Milano è una bella città, non pensavo neanche così accogliente. Io ci ho messo un po’ ad adattarmi, circa due anni, ma perché non parlavo bene in italiano. Quello è stato l’unico ostacolo. Poi per me è perfetta, il clima è molto simile al Portogallo. Mi piace anche che quando deve far freddo, il freddo lo senti addosso. Come adesso. Se qualcuno della mia età si trasferisse qui adesso, non vedo dove potrebbe sbagliare. Si possono fare un sacco di cose, ci sono molti ristoranti, puoi comprare e appassionarti a qualsiasi cosa. Non è certo una città noiosa. Certo, devo anche dire che la cosa fondamentale è forse trovare le persone giuste con cui viverla, quello è fondamentale. Se ti circondi di persone che non sono giuste, il rischio di perdersi, di distrarsi, è alto…".