Antonio Di Natale a 360 gradi. L'ex attaccante dell'Udinese e idolo dei fantallenatori si è raccontato in una lunga intervista a "goal.com".
Sull'interesse della Juventus
"C’è stato un mesetto in cui ero quasi vicino alla Juve. Poi insieme alla famiglia Pozzo abbiamo deciso di rimanere a Udine”.
Sull'addio al calcio
"Sinceramente io sei mesi prima ero già pronto, ho cercato di dare tutto quello che potevo, mi sono divertito nel calcio perché è la mia passione, però è arrivato un punto che ho detto basta. Dispiace dopo 25 anni che fai questo mestiere, però arriva anche il momento nostro. Per me è stato il momento giusto”.
Su Baldanzi e Pafundi
"Baldanzi e Pafundi possono essere il futuro della Nazionale, Mancini lo ha dimostrato negli ultimi 4-5 anni sta portando tanti ragazzi giovani in Nazionale e secondo me loro sono due giocatori di cui tra due-tre anni si sentirà parlare molto. Sono due giocatori che secondo me fanno la differenza. Mancini ha fatto bene a continuare ancora, è l’unico allenatore che crede ancora molto nei giovani, c’è crescita anche in Under 21, Under 15, Under 20, tutti ragazzi che secondo me Mancini vede. Speriamo di poter fare un po’ come ha fatto la Spagna, Germania, la Francia. Ci vuole del tempo ma secondo me abbiamo tanti ragazzi interessanti”.
Sullo scudetto del Napoli
"Faccio i complimenti al presidente, ai tifosi, al mister Luciano Spalletti di cui sono molto amico, a tutto lo staff, lo ringraziamo perché ha fatto un percorso bellissimo l’anno scorso, ci ha portato lo Scudetto che a Napoli stanno ancora festeggiando. Lo ringraziamo tutti noi napoletani. Addio? Se il mister ha preso una decisione cosi vuol dire che il ciclo era finito per lui, e secondo me quando un allenatore non può dare più di quello che ha dato è giusto cosi. Ripetersi il secondo anno non è facile, lui l’ha capito e noi napoletani lo ringraziamo perché ci ha portato lo Scudetto dopo 30 anni".