Gianluca Rocchi, ex arbitro ed oggi designatore arbitrale, ha parlato del momento dei fischietti italiani nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole di Rocchi.

 Rocchi sulla centrale VAR

 
Centrale VAR unica a Lissone, un bel lavorare. 
«Sarà la casa degli arbitri, il VAR è la migliore innovazione del calcio, e qui al momento entrano solo i migliori. Il 18 faremo qui il raduno, per portare tutti e perché proprio questo posto possa essere da stimolo per tutti a fare meglio». 
 
Errori, però, ce ne sono stati, anche nell’ultimo turno. In ordine, Handanovic-Defrel. 
«Non mi piace parlare del singolo episodio. Diciamo che quello rientra fra gli episodi soggettivi, va lasciata l’interpretazione dell’arbitro in campo». 
 
E se avesse fatto rosso, Pairetto, nessuno avrebbe detto nulla, aggiungiamo noi, perché proprio lei insegna che il portiere fuori dall’area diventa sempre colpevole . Andiamo avanti, il fallo su Messias del 2-3 dell’Atalanta come lo classifichiamo? 
«Ci sono casi oggettivi, in cui il VAR deve intervenire. Stop». 
 
Ha creato polemiche anche il rigore su Lautaro non dato contro il Verona o su Dybala in Juve-Empoli. 
«Abbiamo chiesto ai ragazzi di non dare quel tipo di rigore, tenendo una soglia alta. Sono contento, hanno recepito il concetto». 

Intervista a Rocchi sulla review

 
Può un arbitro rifiutare una review?  
«Noi, qui, sentiamo tutto: se lo fa non arbitra più. Non una giornata, non arbitra proprio più. Questi ragazzi hanno grande qualità, vi chiedo di sostenerli , perché sono bravi. Dateci una chance, riporteremo l’Italia in cima all’Europa arbitrale. Ne guadagnerà anche il calcio italiano». 
 
Quale è la linea di intervento dell’arbitro in campo? 
«Ho chiesto di ragionare come se non ci fosse la tecnologia. Non vorrei che si facesse solo affidamento al VAR, questo deve essere un percorso mentale differente». 
 
Avrebbe voglia di tornare in campo? 
«Con il ritorno del pubblico, se possibile, la voglia è triplicata. Sarei tornato in campo anche ieri, la nostalgia è tanta». 

Rocchi sugli errori

 
L’errore peggiore? 
«Quello di superficialità, quando sottostimano un episodio e non utilizzano tutti gli strumenti che gli abbiamo fornito. Mi arrabbio per l’errore evitabile, non per l’errore in se stesso». 
 
Parla di 50 arbitri, quindi considera nel gruppo anche La Penna e Pasqua, i due arbitri sospesi.
«Appena avranno finito il percorso disciplinare, per me saranno disponibili. Ho fiducia, sono appena rientrati due ragazzi (Massa e Giacomelli), li sto utilizzando. Nella vita si sbaglia tutti, si paga e si ricomincia da capo».