Le difficoltà del recupero dall'infortunio ma anche la voglia di andare oltre l'ostacolo in un momento complicatissimo per la Juventus: Federico Chiesa ha parlato  per un docufilm su Prime Video affrontando anche il tema azzurro.

Chiesa, la reazione all'infortunio

"Ci sono stati tanti momenti difficili, il più duro quando mi hanno confermato la rottura del crociato. In questi 10 mesi ho dovuto superare tanti ostacoli. Prima il dolore post intervento, poi le 6 settimane di stampelle: il traguardo sembrava veramente lontano. Quando ho ricominciato a correre ci sono stati problemi, che in una riabilitazione così lunga e dopo interventi di questo tipo possono capitare. Ho visto il mio obiettivo allontanarsi, però non ho mollato. Sono sempre stato consapevole che dovevo tornare a giocare. Sono abituato ad andare oltre le difficoltà, l’ho sempre fatto nella mia carriera".

Juventus, Chiesa sulla riabilitazione

"All’inizio il dolore era così intenso che facevo fatica ad alzarmi dal letto. Oggi posso dire che mi è stato utile, perché sono maturato. Andare al campo ogni giorno, provare a fare un esercizio in più per vedere i miglioramenti: tutto questo mi ha aiutato tanto anche a livello umano".

Chiesa sul momento della Juve e della Nazionale

"Mi è dispiaciuto non esserci contro il Monza soprattutto perché erano tornati Vlahovic e Pogba. Ho avuto un problema al flessore, nulla di preoccupante. Contro la Lazio in Coppa Italia ci sarò. Ha ragione il mister, dare il massimo in campo è il nostro dovere. Nelle ultime partite non ci siamo riusciti ma stiamo cercando di capire come possiamo migliorare: abbiamo perso aggressività e non abbiamo più creato, subendo troppo gli avversari. Capitano in futuro? Alla fascia non penso, mi preme solo tornare in forma per fare bene e dare una mano. Abbiamo un bel gruppo di italiani che vengono dal settore giovanile, giocatori di prospettiva come Miretti e Fagioli, naturalmente Locatelli. Il resto lo dirà il tempo, ci manca ancora l’esperienza di Chiellini e Bonucci ma dobbiamo pensare solo a migliorare. Una partita di questi mesi che avrei voluto giocare? Quella contro la Macedonia perché avrei voluto dare una mano ai miei compagni, ma purtroppo non è stato possibile. Ora dobbiamo puntare all’Europeo 2024".