Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di RaiSport a poche ore dalla gara contro la Moldavia, l'ultima della sua avventura da commissario tecnico azzurro. Poche ma semplici riflessioni, un professionista serio che guiderà un gruppo che dopo mesi lascerà. 

Italia, Spalletti sull'esonero 

In queste situazioni dipende molto da come sei fatto, da cosa metti nelle cose. Per me diventa difficile prendere sonno quando ti accade una cosa del genere. Tutto mi consuma, nulla mi scivola addosso. Le vittorie più delle sconfitte, figurati che nottata si passa ma, piano piano, con il passare del tempo, si prende atto. L’epilogo poteva essere diverso? Ho fatto delle riflessioni, ma non si può tornare indietro. Delle scelte fatte sono risultate sbagliate“.

Capitolo dimissioni 

Sono super convinto che l’Italia andrà ai Mondiali. Non ho dato le dimissioni, non le avrei date. Tu mi esoneri, io firmo la risoluzione perché i soldi non sono mai stati un problema nella mia carriera. La Nazionale è diversa da un club“.

L'incontro con Gravina 

"Con Gravina c'è un grande rapporto di stima e amicizia. Quando ci siamo incontrati l'ho visto dubbioso, ho capito subito e l'ho costretto a dirmelo; poi sono venuto in conferenza e l'ho detto, non aveva senso nasconderlo perché la notizia dovevano farla uscire loro. Oggi sarò perfetto, farò riunione con i calciatori prima della partita e andremo in campo con l'atteggiamento giusto, sono certo che vorranno salutarmi con una vittoria". 

Ipotesi Claudio Ranieri 

 “Non so se Ranieri può essere il nome giusto, lui è un professionista che ha fatto vedere anche quest’anno quelle che sono le sue qualità. Io penso che la Federazione sappia scegliere la persona giusta, gli auguro tutto il bene possibile nel caso dovesse sostituirmi lui“.