Barcellona. Mes que un Club. Una frase di rito ma che guida le rimonte storiche della squadra blaugrana. Una squadra dalle due facce. Quella economica, con i tanti problemi che a volte non permettono neppure i tesseramenti dei giocatori o, peggio, rischiano di mandare fuori rosa proprio perché non tesserabili, gli ultimi acquisti. E poi c'è il campo. Fatto da campioni, giovani talenti della cantera diventati splendide stelle e una squadra che ha saputo lottare e vincere il campionato, quando il Real Madrid di Ancelotti, con l'arrivo di Kylian Mbappé era dato da tutti come un club inarrestabile. Sul fronte mercato preso Joan Garcia dall'Espanyol, Ter Stegen è ormai il passato. Svanito Nico Williams, è arrivato Rashford. Un giocatore perfetto per ricoprire tutti i ruoli dell'attacco. Inigo Martinez ha rescisso, sarà una piccola boccata d'ossigeno per una squadra che ogni anno fatica a mettere i conti quantomeno in una condizione di crisi controllata. Intanto si gode il talento di Yamal e spera di risolvere definitivamente i problemi societari.
COME GIOCA IL BARCELLONA DI HANS-DIETER FLICK
I blaugrana schierano un 4-2-3-1 che molto spesso si trasforma in un 4-3-3. Il cambio modulo è dettato semplicemente dalla presenza o meno di Dani Olmo. Ma andiamo con ordine. In porta l'arrivo dall'Espanyol di Joan Garcia spiazza un po' tutti. Szczesny diventa così una riserva, portando ormai Ter Stegen ai cancelli. Sulle fasce regnano Koundè e Balde, con il primo che all'evenienza può anche giocare come centrale, nel caso di forfait di Cubarsì o Araujo. Eric Garcia è molto più che una semplice riserva, così come Christensen pare aver risolto i problemi fisici. La linea difensiva del Barcellona è ricca di giocatori duttili e versatili, pronti ad occupare diverse parti di campo qualora ce ne fosse bisogno. A centrocampo Pedri è il tuttofare. Recupera, smista e dà spettacolo. De Jong avrà compiti un po' più difensivi e di bassa regia. Gavi parte dietro nelle gerarchie ma si farà trovare pronto quando chiamato in causa e difficilmente starà in panchina per 90 minuti. Dani Olmo farà da collante, e come detto in precedenza nel caso della sua presenza in campo lo schieramento sarà più simile ad un 4-2-3-1. Anche Fermin Lopez come Olmo ha nelle corde diversi goal da opportunista. L'inserimento in area di rigore è il suo forte, mentre gli esterni offensivi sono di massima caratura. Yamal a destra e Raphinha a sinistra a supporto di Robert Lewandowski compongono un tridente da sogno, mischiando il talento all'esperienza. Ferran Torres farà da prima riserva, ed ha dimostrato di riuscire a non far rimpiangere alcuna assenza. Il neo acquisto Rashford è capace di occupare tutte e tre le posizioni offensive, ma occhio al periodo di ambientamento nel nuovo campionato. Tornano dopo i gravi infortuni i due ragazzi della cantera Casadò e Bernal. Lo scorso anno si sono messi in mostra proprio nel periodo estivo, ma due infortuni seri hanno messo fine anzitempo alla loro stagione.
Barcellona: i tiratori di calci da fermo
Calci di rigore:
1) Robert Lewandowski
2) Raphinha
3) Lamine Yamal
Calci di Punizione
1) Raphinha
2) Dani Olmo
3) Robert Lewandowski
Calci d'angolo
1) Raphinha
2) Dani Olmo
3) Fermin Lopez
In Chiave Mantra
Alle Euroleghe è importante saper mischiare talenti e top player, e i blaugrana sono un pozzo ricco dal quale pescare. Garcia (Por) appena arrivato in squadra ha superato Szczesny (Por) nelle gerarchie, sfruttando anche l'infortunio di Ter Stegen (Por). In difesa Cubarsì (Dc) è più affidabile per un eventuale D-Factor, mentre Eric Garcia (Dd-Dc) è meno costante ma potrebbe portare più bonus. Araujo (Dd-Dc) da prendere solo come copertura, sconsigliamo Christensen (Dc). Il miglior Dc resta Koundè (Dd-Dc), in quanto è lui il terzino destro titolare del Barca, e poterlo schierare come centrale è un lusso da sfruttare. Balde (Ds-E) ha qualità sorprendenti. La sua rapidità lo porta spesso ad inserirsi in zona parecchio offensiva, occhio però agli infortuni. Potrebbe sporadicamente andare a voto anche Gerard Martin (B-Ds-E). Ma evitiamolo.. A centrocampo De Jong (M-C) resta un mediano di alto livello. C'è però da dire che non è un vero e proprio profilo da bonus, e spesso incline ad infortuni, perciò lasciamo agli avversari il suo nome. Pedri (C-T) è uno dei centrocampisti più eleganti e decisivi dell'intero panorama europeo. Attenzione, spesso la spesa è maggiore rispetto al reale rendimento. Porta spesso a casa il 6,5 e bonus leggeri, ma non è un goleador, non superiamo il 6,5%. Gavi (C-T) non è più il giocatore di qualche anno fa, usiamolo come esca. Bernal (M-C) o Casadò (M-C) possono essere delle scommesse da provare, soprattutto a listone. Olmo (T) potrebbe essere un affare. Spesso sottovalutato potrebbe andare via ad un ottimo prezzo. Occhio però alla tenuta fisica spesso barcollante. Eventualmente Fermin Lopez (T) può benissimo essere una vostra riserva in un pacchetto ricco di fantasisti, puntiamoci. Yamal (A) e Raphinha (A) sono chiaramente dei top assoluti nel loro ruolo. A parità di prezzo però punteremmo più sul brasiliano ex Leeds. Lamine dà spettacolo tramite giocate di primissima qualità, ma Raphinha ha in dote molti più goal. Occhio quindi all'hype sul ragazzo d'oro che potrebbe farvi strapagare un calciatore fantastico ma che non vi ripagherà i crediti sborsati. No a Rashford (A); si a Ferran Torres (A). In leghe numerose a prezzo di costo sarà un bel colpo. Inoltre da riserva designata di Lewandowski (Pc). Il polacco sarà sempre il baricentro dell'attacco blaugrana, il terrore di tutte le difese del campionato. Il campione dal goal facile. La magia Euroleghe è anche questa.