Intervistato ai microfoni di Sky Sport, queste le parole del presidente del Napoli De Laurentiis.
Napoli, le parole di De Laurentiis
LUCCA E BEUKEMA - "Con l’arrivo di Lucca questa mattina, ho visto questo gigante alto due metri presentarsi… e ho firmato subito il contratto, così da permettergli di andare subito in campo ad allenarsi con gli altri. Stasera arriverà Beukema intorno alle 20, ma ha già superato le visite mediche. Sai, ogni volta che prendiamo un giocatore nuovo, io tremo sempre. Fino a quando il nostro medico sociale non ci chiama da Villa Stuart per dirci “tutto bene”, non riesco a stare tranquillo".
TRATTATIVE IMPEGNATIVE - "Devo dire che sono state tutte trattative lampo. Quando desideri davvero un determinato calciatore, vai dritto all’obiettivo e non perdi tempo. Una parte importante del nostro progetto sono proprio i giovani che abbiamo deciso di prendere: è un lavoro di prospettiva. Puntiamo su giocatori con un buon curriculum, ma ancora da far crescere. E questo è un punto di forza. Grazie anche all’aiuto di Antonio Conte, che per noi è fondamentale, e all’aiuto della squadra. Perché abbiamo costruito un gruppo dove c’è gente esperta, gente che non manca certo di personalità. Certo, forse a qualcuno di loro è mancata finora l’esperienza delle partite europee… ad altri no. Ma proprio per questo sarà interessante vederli mescolarsi in un contesto non ancora perfetto, ma sicuramente perfettibile".
DE BRUYNE - "Mi ha colpito la sua grandissima serietà, la professionalità. È uno che guarda dritto al futuro. A me dà questa sensazione: sa perfettamente che, quando entrerà in campo, potrà fare la differenza al centrocampo. È forse l’acquisto più suggestivo, ma voglio essere chiaro: io sono contento di tutti gli acquisti che faccio. Non faccio mai il lecchino con nessuno, perché secondo me tutti meritano i complimenti. Ogni operazione viene valutata con attenzione. Manna, ad esempio, è un grandissimo acquisto: un grande direttore sportivo, un grande conoscitore di calciatori. Conte, tra l’altro, è uno che non sbaglia. Se un giocatore accetta la sua corte, è perché sa perfettamente che lui può tirare fuori ancora di più rispetto a quanto già fatto finora".