Giovedì 24 luglio ha preso ufficialmente il via la preparazione della Juventus in vista della stagione 2025/26. Il giorno del raduno si sono visti tanti volti noti, con i ritorni anche dei giocatori che hanno passato in prestito gli ultimi mesi come Arthur, Kostic e Rugani. 

Chi invece non si è visto è il brasiliano Douglas Luiz, il centrocampista era assente senza permesso da parte della società, dando vita al primo caso "ufficiale" della nuova stagione. La scintilla tra l'ex Aston Villa e la Vecchia Signora non è mai scoppiata, né sotto la guida di Thiago Motta e ancora meno da quando c'è Igor Tudor alla guida tecnica, gli indizi che portavano ad una possibile cessione c'erano già tutti, ma ora un addio senza rimpianti è inevitabile per tutte le parti coinvolte. L'unico ostacolo per la cessione del classe 1998 è il prezzo del cartellino pagato dalla Juventus un anno fa: per non mettere a registro una clamorosa minusvalenza i bianconeri devono trovare una squadra disposta ad investire su Douglas Luiz almeno 40 milioni di Euro, cifra piuttosto elevata e che ha spaventato le poche pretendenti. L'unica società che, per il momento, sembra fare sul serio è il Fenerbahce di Mourinho, ma da quanto trapela i turchi avrebbero proposto solamente un prestito con diritto di riscatto, offerta che la Juventus non pare essere intenzionata ad accettare e che non entusiasma neanche lo stesso brasiliano che vorrebbe far ritorno in Premier League.

Tra le certezze di questo inizio di stagione c'è invece l'immancabile infortunio ad Arkadius Milik. Al secondo giorno di ritiro il polacco ha rimediato una ferita lacero-contusa che lo terrà ai box per una settimana circa. Come dicevano i nostri anziani "se il buongiorno si vede dal mattino…", visto il suo stato fisico difficilmente la Juventus riuscirà a trovare acquirenti per lui, più probabile che si tenti ancora la via del recupero prima di un addio a titolo definitivo.

Restando in tema mercato in uscita non si trova ancora la quadra per la cessione di Timothy Weah all'Olympique Marsiglia, ma, soprattutto, è ancora in stallo la situazione di Dusan Vlahovic. La nuova dirigenza juventina non prevede giocatori messi fuori rosa, tutti resteranno dunque a disposizione di Igor Tudor, ma con il passare dei giorni si cercheranno le soluzioni per i casi più intricati, proprio come quello dell'attaccante serbo. Questa volta le pretese della Juventus in termini di cartellino non sono elevatissime, i bianconeri potrebbero accontentarsi di 20 milioni di Euro, ma a spaventare le società c'è l'ingaggio monstre dell'ex gigliato, un ingaggio a cui non sembra voler rinunciare neppure di un centesimo nonostante le stagioni eufemisticamente non soddisfacenti. 

Gli univi volti nuovi che si sono presentati alla Continassa in questi giorni sono stati quelli di Jonathan David e Joao Mario. Il primo è arrivato a parametro zero dal Lille, mentre il secondo è sbarcato all'ombra della Mole a titolo definitivo dal Porto per una cifra di poco inferiore ai 13 milioni di Euro, coinvolto nell'affare che ha visto Alberto Costa fare il percorso inverso, permettendo alla Juventus di mettere a segno una piccola plusvalenza utile a far rimpinguare di poco le casse. 

Ora però gli impegni ufficiali si stanno avvicinando a grandi passi e per Comolli è arrivato il tempo di accelerare tutte le operazioni, sia in ingresso che in uscita. L'obiettivo della dirigenza bianconera in questo momento deve essere quello di mettere a disposizione di Igor Tudor una rosa che possa competere su tre competizioni, restando ancora una volta con il traguardo minimo della qualificazione in Champions, nella speranza di avere una stagione decisamente meno travagliata delle ultime due. Per il momento il mercato bianconero lo si può definire "in tono minore", ma ci sono aggettivi certamente meno lusinghieri che qualificherebbero in maniera più appropriata il poco fatto finora dalla Juventus in questa sessione estiva.