Seconda vittoria consecutiva in casa Juventus, sesto risultato utile sotto la guida di Spalletti su sette partite disputate, ma soprattutto la seconda vittoria consecutiva in uno scontro diretto per un piazzamento Champions. Dopo aver affidato la panchina al tecnico di Certaldo i bianconeri hanno racimolato quattordici punti in sette partite, ma soprattutto è tornato un certo entusiasmo e un'ottima capacità di affrontare i rumors negativi che, di quando in quando, provano ad assaltare la rosa juventina.

Nei giorni precedenti alla partita dai social si era diffusa la voce secondo cui il gruppo bianconero, capitanato dai giocatori italiani, avesse di fatto rigettato l'arrivo di Jonathan David, escludendo il canadese dalle consuete cene e facendo muro attorno a Dusan Vlahovic. Nella conferenza stampa della vigilia Luciano Spalletti è stato bravissimo a stemperare la questione con una battuta che ha ricordato molto quelle utilizzate da Massimiliano Allegri quando veniva punzecchiato dai giornalisti su questioni scomode. 

Andando invece alla partita di ieri sembra che la Juventus abbia finalmente trovato quello che cercava da tempo: un'identità. Pur se nell'aria si vocifera di un possibile passaggio alla difesa a quattro, anche grazie al ritorno di Bremer, nella fredda serata torinese Spalletti ha deciso di perseguire la strada del 3-4-2-1 con il ritrovato gigante di Itapitanga nel cuore del reparto arretrato, Kelly riportato nel suo ruolo originario di mezzo sinistro e Kalulu sul lato opposto. Per il resto formazione pressoché invariata con Cambiaso e McKennie sugli esterni, Locatelli e Thuram nel cuore del campo, Yildiz, Conceicao e Openda in attacco. Una delle chiavi di volta della partita è stato sicuramente l'attaccante belga che ha svariato su tutto il fronte offensivo, cercando duetti con i compagni, aprendo varchi e garantendo anche situazioni di profondità a campo aperto quando la costruzione del gioco diventava difficoltosa per la grande pressione portata dai romanisti.

Fin dai primi minuti della partita la Juventus ha preso in mano il pallino del gioco, affrontando senza alcun timore un avversario che, attualmente, è sopra in classifica. Quello che ha mandato spesso fuori giri l'attenta retroguardia giallorossa sono stati i movimenti degli esterni McKennie da una parte e Cambiaso dall'altra. Soprattutto l'americano è scalato spesso in mezzo al campo costringendo il proprio avversario diretto a lasciare la zona di competenza ed impedendogli di andare a raddoppiare la marcatura su Conceicao, lasciando il portoghese più libero di muoversi. Dall'altra parte Cambiaso si è trasformato spesso e volentieri in un regista aggiunto accanto a Locatelli, con Kelly che si sganciava per approfittare dello spazio e Yildiz che invece andava a calpestare la linea laterale prima di andare a cercare l'uno contro uno. Tutto questo continuo movimento ha dato vita alla prima rete con Yildiz nel ruolo di ala pura, Cambiaso ha potuto infilarsi nel cuore dell'area di rigore giallorossa e sfiorare la sfera quanto bastava per trovare libero Conceicao in posizione di centravanti, il portoghese, che aveva già sfiorato il gol in precedenza, non se lo è fatto ripetere ancora e questa volta ha portato i suoi in vantaggio.

Il dominio della Juventus è diventato ancora più evidente nella ripresa, con la Roma che provava a riversarsi in avanti alla ricerca del pareggio ed i bianconeri che hanno saputo rendersi più volte pericolosi sia in contropiede che con azioni manovrate. Solamente la sostituzione, già programmata, di Bremer ha portato qualche brivido dalle parti di Di Gregorio, ma prima che la situazione diventasse difficile, la Juventus è riuscita a trovare il raddoppio: questa volta i protagonisti sono stati il neo-entrato Zhegrova, McKennie e Openda. Il numero 11 ha piazzato un cross molto velenoso, toccato di testa dall'americano con Svilar prontissimo a respingere, ma sul pallone vagante è ancora McKennie a ricevere e il tocco per Openda è di grandissima intelligenza calcistica, ne conosciamo moltissimi che al posto del numero 22 avrebbero tentato nuovamente di calciare in porta, invece l'ex Schalke04 ha preferito il passaggio verso l'attaccante belga che non ha dovuto fare altro che depositare in rete. Nel finale la Roma è riuscita ad accorciare le distanze, ma i bianconeri hanno saputo portare a casa una vittoria dal peso specifico importantissimo.

Con questa vittoria la Juventus si porta a -1 dalla Roma che, attualmente, occupa l'ultimo posto valido per la qualificazione in Champions League. Un risultato importantissimo anche dal punto di vista della classifica dunque e che lasciano ben sperare per il futuro immediato, complice anche un calendario che vedrà Locatelli e soci impegnati in una serie di partite piuttosto agevoli sulla carta, partendo dalla prossima con il Pisa per finire alla ventiduesima in cui ci sarà di nuovo la sfida con il Napoli: nel mezzo le avversarie saranno Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari.

Per la Juventus si può dunque aprire un filotto di risultati positivi, ma la cosa più importante sarà mantenere tutto quello di buono che si è visto ieri sera, con la speranza che l'infortunio di Conceicao si riveli poco impattante e, soprattutto, che si arrivi presto al recupero al 100% di Bremer.