L’anno scorso fu la partita di Kvara che si presentò al Maradona. E nella maniera migliore, con due goal straordinari davanti al pubblico che lo avrebbe presto eletto a simbolo del ritorno del prodigio buono non soltanto a incantare, ma pure a vincere. Adesso quella gara di fine estate che sembra così lontana, nel momento più difficile del dopo trionfo, si ripresenta con aspettative che ambiscono solo alla possibilità di recuperarsi.
Del resto è stato proprio Mazzarri a dire che il Napoli in questo momento non può permettersi di guardare lontano, ma soltanto a quello che può essergli utile a riprendere fiducia. E la partita col Monza è come quella che ogni volta si è presentata o si ripresenterà come tale. Nelle ultime 7 uscite ufficiali il Napoli ha perso 5 volte. Una proporzione di insuccesso impensabile fino a qualche mese fa. In campionato solo l’Empoli ha perso più gare in casa dei partenopei che hanno iniziato a perdere colpi anche in trasferta e che hanno registrato solo sconfitte negli ultimi tre scontri diretti.
Il Napoli, oltre ai problemi di natura tattica, deve anche affrontare il problema delle assenze. La partita col Monza ne conta non poche. Elmas è stato ceduto, Osimhen e Politano sono squalificati e la lista degli infortunati si allunga pure con Natan. Lindstrom potrebbe avere la possibilità di iniziare la gara da titolare, mentre Raspadori e Simeone saranno di certo impiegati da titolari o a gara in corso, viste le assenze dell’attaccante nigeriano e dell’esterno della nazionale. Palladino, invece, dovrà rinunciare a Pablo Marì, squalificato. Il suo 3-5-2 dovrebbe schierare Akpa Akpro, Gagliardini e Pessina in mediana con Colpani e Mota Carvalho in attacco.
Il Monza, che anche quest’anno in classifica naviga in acque tranquille, è reduce da due sconfitte consecutive e i lombardi hanno vinto solo una partita nelle ultime cinque uscite di campionato. Al Maradona la partita fa pendere il suo peso specifico principalmente sulla sponda partenopea. Il Napoli ha assolutamente bisogno di vincere per non perdere ulteriore terreno dal gruppo in lotta per il quarto posto. Con la Roma i limiti offensivi e quelli difensivi sono nuovamente emersi in maniera evidente e col passare del tempo la necessità di ritrovare il gioco va di pari passo con quella di ritrovare continuità di risultati.
Attualmente la classifica di Serie A dice che tra il terzo e il decimo posto ci sono 9 punti che raccolgono 8 squadre. Una frazione così corta può voler dire che un ulteriore passo falso possa significare, oltre che farsi scappare le squadre che hanno più punti, anche l’eventualità di essere superate da altre formazioni. Il Napoli ha l’assoluta necessità di riprendersi già prima della fine del girone d’andata, altrimenti potrebbe essere già troppo tardi.