A Milano una classica dai tanti precedenti ad alta tensione torna a valere posizioni di vertice. Il Napoli fa visita a un Milan rigenerato dopo il passo falso interno della prima giornata. Da allora solo successi, per una risalita in classifica in cui i rossoneri hanno nel mirino anche il primato. Reduci dal passaggio del turno in Coppa Italia, gli uomini di Allegri ospitano una prima in classifica che dovrà fare i conti con diverse assenze.
Antonio Conte nel giro di pochi giorni ha visto allungarsi la lista dei calciatori indisponibili. Alcuni a causa degli infortuni, altri per scelte precauzionali. Oltre agli infortunati Rrahmani e Buongiorno, in difesa mancheranno anche Spinazzola e Olivera, entrambi affaticati. Vista la squalifica di Di Lorenzo in Champions, l’allenatore del Napoli non può permettersi di rischiare i suoi terzini in vista dell’impegno di mercoledì con lo Sporting Lisbona.
Gli impegni europei impongono calcoli e valutazioni, nonostante la sfida di San Siro rappresenti un appuntamento significativo dopo il primo mese di stagione. A Milano saranno Juan Jesus e Beukema a dover comandare la tenuta difensiva di un Napoli che sulle corsie esterne, oltre a Di Lorenzo, potrebbe schierare Gutierrez dal primo minuto, l’ultimo nuovo acquisto che non ha ancora debuttato in questa stagione. In attacco Hojlund e dietro alla punta danese la solita mediana con Politano a supporto esterno del centravanti del Napoli.
Allegri recupera la disponibilità di Leao, almeno per quanto riguarda la possibilità di farlo partire dalla panchina. In attacco Santi Gimenez e Pulisic avranno il compito di creare problemi alla difesa avversaria, con Saelemaekers, Modric e Rabiot a fornire qualità alla manovra. E con entrambe le formazioni che dovranno gestire le letture di gara anche rispetto ai cambi, soprattutto in casa Napoli.
Dal punto di vista tattico la partita potrebbe mostrare risvolti differenti. Il 3-5-2 di Allegri prevede una solida copertura difensiva, tanto quanto il sistema di gioco di Conte. Entrambe le squadre potrebbero badare prima di tutto a non esporsi alle ripartenze avversarie. Conte, considerando le defezioni nella linea difensiva e sugli esterni, potrebbe optare per un atteggiamento più prudente.
Partita a scacchi, con due allenatori navigati ed esperti a sapere che questo confronto porta con sé effetti tanto diversi quanto significativi. Forse nulla che possa decidere il campionato, ovviamente, ma che potrebbe determinare qualche equilibrio sul piano mentale.