Il Napoli di Antonio Conte fa il suo debutto in Champions League. La qualificazione alla massima competizione europea gli azzurri l’hanno raggiunta dalla porta principale. E adesso per il mister leccese ritorna una possibilità spesso ragione di critiche nei suoi confronti. Già in estate Conte aveva ricordato che le sue partecipazioni alla Champions sono state caratterizzate dalla guida di squadre in fase di ricostruzione sul piano europeo. Napoli rappresenta di certo una sfida ancora più particolare.

La trasferta di Manchester sponda City rievoca il ritorno del Napoli ai tempi di Mazzarri, quando gli azzurri rividero l’Europa delle grandi per la prima volta dopo l’epoca di Maradona. Le condizioni sono molto cambiate. Il Napoli va a Manchester da campione d’Italia e con credenziali più solide anche rispetto all’organico. È chiaro che dall’altra parte c’è una tra le squadre più forti d’Europa e per Conte l’inizio della competizione non prevede il più rassicurante degli avversari.

Quattro i precedenti. Tutti in Champions. Il Napoli a Manchester non ha mai vinto. Un pareggio e una sconfitta. Il City due volte pescato nei vecchi gironi. Una volta fu qualificazione, proprio a danno degli inglesi allora allenati da Mancini, e un’altra no. Il Napoli non ha mai vinto nelle ultime 10 trasferte in Inghilterra nelle competizioni UEFA per club e in terra inglese gli azzurri spesso hanno trovato solo delusioni.

Per la sfida coi partenopei Guardiola dovrebbe rinunciare ad alcuni giocatori. Tra questi Ait Nouri, Marmoush e Cherki, tutti arrivati nell’ultima campagna acquisti del City. I celesti di Manchester dovrebbero affidarsi all’ottimo stato di forma di Donnarumma tra i pali e ai due centrali Khusanov, Dias. Rodri, Silva, Reijnders, Foden e Doku dovrebbero formare la mediana duttile a sostegno di Haaland

Antonio Conte, invece, dovrebbe confermare quasi tutta la formazione che ha battuto la Fiorentina, coi dubbi Meret tra i pali e il ballottaggio tra Olivera e Spinazzola per la fascia sinistra. Per il resto tutto prevedibile, con l’ex De Bruyne che si troverà davanti proprio i suoi ex compagni della squadra con cui il fuoriclasse belga ha conquistato la Champions League. McTominay e Hojlund, ex United, scalpitano per fare un dispetto in stile derby all’altra parte di Manchester.

Il tema tattico è di certo tra gli aspetti più interessanti della gara. La duttilità di Conte e il complesso sistema di gioco collaudato da Guardiola dovranno interpretare con molta attenzione le fasi di gioco. Duelli individuali e distanze tra i reparti faranno di certo il resto, per una sfida che si ipotizza sarà giocata ad alto ritmo. Conte conosce bene le squadre della Premier e la sua prudenza, ormai manifesto silenzioso di altre intenzioni, vuole che sia anche il Napoli a farsi conoscere in Inghilterra. A misura di squadroni.