Rotterdam 1972 è ormai lontana nel tempo, ma non nel peso della storia. Il 2-0 patito con l’Ajax nella finale contro l’undici di Johan Cruijff sottrasse la Champions all’Inter e consacrò il mito del calcio totale di una delle formazioni più grandi di sempre. La doppietta del 14 piegò gli uomini di Mazzola firmando il senso di differenza fatto calciatore.

Molti anni dopo la sfida si sarebbe ripetuta nell’edizione 2002\2003, con l’uno due di Crespo prima protagonista a San Siro col gol partita e poi nuovamente decisivo in Olanda con la doppietta firmata in pochi minuti all’inizio del secondo tempo. allora, però, nei gironi eliminatori. Quattro anni dopo Inter e Ajax si sfidano agli ottavi di finale. All’andata i nerazzurri rimontano un passivo di 2-0 grazie a Stankovic e Cruz e nella gara di ritorno battono i lanceri per 1-0 grazie a una rete ancora una volta segnata da Stankovic.

L’Inter fa ritorno in Olanda con due necessità: fare risultato e scacciare via l’ombra della crisi. Gli uomini di Chivu vengono da due sconfitte consecutive in campionato. Il 4-3 subito a Torino brucia ancora e i problemi difensivi mostrati nelle prime uscite di stagione hanno immediato bisogno di trovare soluzioni. Una partenza negativa anche in Europa non gioverebbe allo stato psicologico di una squadra che sembra portarsi addosso le scorie delle delusioni maturate nella scorsa stagione.

L’Ajax che attende i nerazzurri non è di quello irresistibili. I lanceri sono terzi in campionato, sia pur imbattuti, ma vengono da una fase di transizione che non è tra le più brillanti della loro storia. John Heitinga dovrebbe affidarsi a un 4-3-3 in cui mancherà Van den Boomen, tenuto fuori per un problema fisico. Berghuis, Weghorst e Godts dovrebbero formare il tridente offensivo supportato dalla mediana a 3 in cui Taylor opera da centrale.

Alla Johan Cruijff Arena l’Inter non dovrebbe conoscere grandi stravolgimenti nella formazione iniziale. Sommer è stato riconfermato da un Chivu che si è detto intenzionato a non condizionare negativamente il proprio portiere. Dumfries e Dimarco svolgeranno il solito lavoro sulle corsie laterali e Lautaro cercherà il riscatto dopo le ultime uscite poco brillanti.

La gara di Amsterdam per i nerazzurri assume subito una funzione potenzialmente guaritrice in un inizio di stagione in cui la delusione delle ultime due giornate di campionato potrebbe essere allontanata da ritrovati entusiasmi in una competizione di cui ancora bruciano le ferite patite nella finale incubo di fine maggio. Solo una pronta ripresa potrebbe tenere a bada i fantasmi di una delusione di portata storica. E, a proposito di storia, l’Inter in Champions ha più volte recuperato la propria identità in periodi successivi a quelli segnati da forti delusioni. Una delle scommesse di Chivu è proprio questa.