Il Borussia Dortmund per la Juventus è croce e delizia. La vittoria della Coppa UEFA nel 1993 e la sconfitta in finale di Champions nel 1997. Un 3-1 per i gialloneri che ancora riecheggia come una tra le più grandi delusioni della storia europea dei bianconeri. In mezzo una serie di confronti quasi sempre favorevoli alle zebre, fino al marzo 2015, quando la Juve ebbe ragione nel doppio confronto degli ottavi di Champions.

Ballspielverein Borussia 09 Dortmund, club fondato agli inizi del Novecento ad opera di un gruppo di giovani cattolici. La Trinità, presso la parrocchia di Flurstraße, allora per consentire una maggiore integrazione tra cattolici e protestanti, essendo quest’ultimi in maggioranza. Una nascita condivisa con le istanze dei lavoratori, operai e minatori alcuni dei quali immigrati nella Dortmund che vedrà crescere il Borussia grazie a nuove fasi di fondazione, il cui nome verrà successivamente scelto in onore alla versione latina della Prussia e a un celebre birrificio di quegli anni.

Il Dortmund, da sempre sostenuto da una delle tifoserie più calde e spettacolari d’Europa, per anni ha rappresentato uno dei pochi club in grado di contrastare le lunghe dittature del Bayern Monaco. Sotto la guida di grandi allenatori, il Borussia ha conquistato 8 titoli nazionali, 5 Coppe di Germania, 6 volte la Supercoppa di Germania e soprattutto una Champions League, proprio a danno della Juventus, oltre a una Coppa delle Coppe nel 1966 grazie a una vittoria in finale sul Liverpool in un’edizione in cui lo storico centravanti Lothar Emmerich fu in grado di segnare 14 gol, raddoppiando la media realizzativa delle formule delle coppe europee.

Per la gara di Torino Tudor dovrebbe affidarsi alla linea difensiva di tre centrali e della mediana a quattro con Locatelli e Thuram al centro. David dovrebbe partire titolare al centro dell’attacco. Kovac, invece, dovrebbe schierare un 3-4-3 con Svenson e Yan Couto sulle corsie esterne, con Groß e Nmecha a supporto del tridente offensivo con al centro Adeyemi. 

La Juventus con l’Inter, ma pure nella trasferta di Genova, ha sofferto i palloni aerei e i calci da fermo. Soprattutto con l’Inter la scelta di abbassarsi troppo a ridosso dell’aera di rigore ha portato gli avversari a poter agire più facilmente dalla distanza. Col Borussia la Juve dovrà sicuramente evitare di alzare eccessivamente il baricentro per evitare di esporsi alla rapidità di alcuni calciatori gialloneri. Dall’altra parte il Borussia, che in campionato è secondo proprio alle spalle del Bayern, sa di non poter concedere campo agli esterni bianconeri e alle sortite dei centrocampisti maggiormente dotati nella fase offensiva.

La Juventus, complice anche il fattore campo, è considerata favorita, ma la gara sul piano tecnico presenta molti punti interrogativi e non poche insidie. Anche se è la prima partita, il tipo di confronto ha già un valore indicativo per quanto riguarda gli equilibri della classifica generale di Champions, perché entrambe le squadre sono potenzialmente tra i primi posti della parte utile agli spareggi e a ridosso dei primi otto.