L’ultimo Cremonese-Napoli che vale la pena di essere ricordato risale alla stagione 1989\90. 1-1 e campionato che i tifosi napoletani non possono di certo dimenticare. Il dopo è stato spesso un andirivieni tra la serie B e scampoli di calcio alla vecchia maniera. Compreso il “Mazzarrini” che erroneamente fu attribuito in un servizio televisivo all’allora allenatore in seconda del Napoli. Si trattava di Walter Mazzarri che molti anni dopo, alla guida tecnica del Napoli di una nuova era, avrebbe riportato gli azzurri in champions. Quell’1-1, invece, in una faticosa domenica sul neutro di Monza, porta la firma di Maradona. Un colpo di testa tutto furbizia e tempo rubato agli avversari. Alla sua maniera, insomma. L’ultima partita in serie A giocata tra i lombardi e i campani risale alla stagione 1994\95.

La gara del Giovanni Zini modernizza ricordi e intenzioni. Alvini sembra avere intenzione di giocarsi la partita schierando i suoi nel nuovo modulo che nella gara col Lecce ha fornito alcuni elementi positivi. Un 4-2-3-1 che con Pickel, Okereke chiamati ad abbassarsi sulla linea dei mediani per assicurare maggiore copertura a un reparto che sarà costretto a fare gli straordinari anche sul piano difensivo. Meité potrebbe essere impiegato per fornire maggiore fisicità e possibilità di interdizione. 

Sulla sponda ospite non scarseggiano le ipotesi di ballottaggio. Non si escludono gli impieghi di Ostigard e Ndombele dal primo minuto. Così come in attacco resta un’incognita l’utilizzo dal primo minuto di Simeone o di Raspadori, nell’attesa del ritorno a disposizione di Osimhen. Kvara è in odore di riposo e Lozano e Politano si contenderanno un posto sulla fascia destra. Così come Mario Rui potrebbe giocare da titolare su quella sinistra, avendo davanti Elmas, qualora il georgiano non dovesse essere schierato da titolare. 

La partita dice di una favorita, ma per il Napoli non tiene da parte le peggiori suggestioni. Fino a questo momento sul piano tattico le uniche due prestazioni che sono apparse le meno brillanti sono state quelle con Lecce e Spezia. Due avversari di bassa classifica, ma che per costrizioni tattiche hanno indotto il Napoli a doversi accontentare di un pareggio e a conquistare i tre punti contro i liguri grazie a un goal di Raspadori al ’90. Resta, quindi, l’interrogativo su un Napoli che in alcuni frangenti ha sofferto le squadre disposte a un tipo di partita più di conservazione. Magari meno propositive in attacco, ma molto compatte e coperte in difesa.

Alvini ha avvisato che la partita col Napoli si fa ancora più complicata a causa di qualche indisponibilità, ma che la sua squadra darà il massimo per i tifosi. Spalletti durante la conferenza stampa post Ajax-Napoli ha dichiarato di avere già la testa al turno con la Cremonese. Inutile nascondere che a questo appuntamento tengano molto entrambi. La chiamata a differenti tensioni dice che queste sono dirette a guardare molto più in là.