Per la Lazio il girone di Champions ha riservato un sorteggio benevolo, considerando la fascia di partenza dei biancocelesti. Il gruppo E è formato, oltre che dagli uomini di Sarri, da Feyenoord, Atletico Madrid e Celtic Glasgow. Squadre molto diverse per caratteristiche, ma tutte accomunate da storie di lungo corso.
I campioni d’Olanda in carica, allenati da mister Slot (prima di approdare al Feyenoord aveva allenato come professionista solo l’Az Alkmaar), giocano un 4-3-3 dove Geertruida e Hartman sono i fluidificanti che spingono le corsie di competenza rispettivamente di Jahanbakhsh e Paixao, gli esterni d’attacco che sono a sostegno della prima punta Gimenez. Il capitano Trauner è il punto di riferimento carismatico dell’undici olandese, mentre Gimenez è il calciatore tecnicamente più interessante. Ottima media realizzativa, qualità fisiche e capacità di reggere da solo il reparto offensivo sono le sue principali caratteristiche.
L’organico del Feyenoord quest’anno ha subito un certo rinnovamento, con dieci nuovi innesti. Tutti, però, a basso costo. L’acquisto più costoso è stato Ayase Ueda, prelevato dal Cercles Bruges per 9 milioni di euro. Molte anche le cessioni e i prestiti. Su tutti Orkun Kokcu, ceduto al Benfica (prossimo avversario dell’Inter) per 25 milioni di euro.
La Lazio e Feyenoord si incontreranno per la terza volta in una competizione europea. Il primo è avvenuto nella fase a gironi di Champions nella stagione 1999/2000, il secondo in quella dell’Europa League 2022/23. I biancocelesti hanno registrato una vittoria, un pareggio e due sconfitte contro la formazione olandese nei due doppi confronti precedenti.
L’Atletico Madrid è di certo l’avversario numero uno del raggruppamento. Simeone torna all’Olimpico da avversario, essendo stato parte importante di un periodo del club ad alti livelli. Il 3-5-2 del Cholo prevede Savic, Witsel, Hermoso centrali, mentre De Paul, Barrios e Saul hanno le chiavi della mediana. Griezman è la punta “libera” a supporto di Depay (in alternativa Morata).
La Lazio ha già incontrato due volte i colchoneros: nel 1997/98, in semifinale di Coppa Uefa, quando i biancocelesti conquistarono la finale (persa poi contro l’Inter di Ronaldo) grazie a una vittoria all’andata e a un pareggio al ritorno, e nel 2011/12, nei sedicesimi di Europa League, con il doppio successo dell’Atletico Madrid.
A completare il girone E c’è il Celtic, che nella scorsa stagione ha vinto la Scottish Premiership e che nel 1967 ha vinto proprio la Champions League. La Lazio ha perso l’unico precedente col Celtic Glasgow in competizioni europee nella stagione 2019/2020: due sconfitte (entrambe per 1-2) nella fase a gironi dell’Europa League.
Il Celtic di Rodgers gioca un 3-4-2-1 dove Furuhashi è il punto di riferimento offensivo ed è la stella della squadra. Il capitano McGregor è il regista di centrocampo e Maeda e Yang sono gli esterni d’attacco. Nawrocki e Carter-Vickers, i centrali difensivi, si sono infortunati e il club è stato costretto a ricorrere ad alcune operazioni di mercato per ovviare all’assenza dei due giocatori. Phillips è l’ultimo colpo arrivato in prestito dal Liverpool, mentre durante la sessione estiva Jota è stato ceduto all’Al-Ittihad per quasi 30 milioni.
Sulla carta Atletico e Lazio sono le due squadre favorite per i primi due posti, con gli uomini di Simeone avvantaggiati per arrivare primi, ma la Champions non concede distrazioni né presunzioni. Resta, comunque, la possibilità per gli uomini di Sarri di passare un girone che si presenta con valori che per quanto riguarda Feyenoord e Celtic sono inferiori a quelli dei biancocelesti.