La Juventus approfitta delle follie di Bastien e Cacciatore e batte il Chievo a domicilio con uno sforzo davvero minimo, tornando capolista per una notte in attesa dell'impegno del Napoli di domani.

Le squadre scendono in campo con diverse sorprese rispetto alle formazioni annunciate alla vigilia. I padroni di casa scelgono un conservativo 3-5-2 con le corsie esterne occupate da Cacciatore e Jaroszynski, mentre nel davanti a Sorrentino si schierano Bani, Dainelli e Tomovic, in avanti Birsa fa da spalla a Pucciarelli. Tra i bianconeri tocca a Barzagli rimpiazzare Chiellini con Asamoah preferito ad Alex Sandro sull'out di sinistra; a centrocampo Allegri preferisce non rischiare Matuidi gettando nella mischia dal 1' Sturaro, il tridente è composto da Douglas Costa, Higuain e Mandzukic.

PRIMO TEMPO - Dopo un avvio propositivo da parte della Juventus la partita si assesta su ritmi poco elevati. Il Chievo aspetta gli ospiti nella propria metà campo, concedendo un lungo possesso palla, ma lontano dai sedici metri di Sorrentino. I clivensi tentano le sortite personali, cercando spesso i lanci per Pucciarelli o affidandosi alle giocate estemporanee di Bastien e Birsa. Nella prima mezz'ora del match l'uomo più pericolo è lo juventino Pjanic che prima ci prova con una conclusione dalla distanza, centrale, e poi con una percussione centrale per poi liberare Higuain, l'argentino viene anticipato da Jaroszynski. Al 37' il primo episodio importante della partita: Bastien trattiene Asamoah rimediando il secondo cartellino giallo in pochi secondi e lasciando i suoi in 10 con quasi un'ora di gioco ancora da disputare. La Juventus non ne approfitta immediatamente, alzando comunque il ritmo negli ultimi minuti della prima frazione.

SECONDO TEMPO - La seconda frazione si apre con la Juventus che preme sull'acceleratore senza tuttavia trovare degli sbocchi utili per impensierire Sorrentino. Il Chievo decide di complicarsi ulteriormente la vita vedendosi ridurre addirittura in 9 uomini: questa volta a farsi espellere è Cacciatore per proteste. Complice il doppio vantaggio numerico la Juventus molla completamente gli ormeggi e trova la via del gol: lancio di Pjanic per l'inserimento di Bernardeschi, il numero 33 serve all'indietro il rimorchio di Khedira, il centrocampista tedesco non ci pensa due volte e scarica di potenza alle spalle di un incolpevole Sorrentino. Da quel momento la Juventus è completamente padrona del campo, l'unico spunto del Chievo è un lancio lungo a favorire lo scatto di Radovanovic, questo pericolo viene però disinnescato dal portiere bianconero Szczesny, molto preciso nell'uscita. I bianconeri chiudono definitivamente la partita a pochi secondi dal novantesimo con la seconda rete: cross di Douglas Costa a pescare Gonzalo Higuain sul secondo palo, l'argentino non ha problemi ad insaccare di testa. Piccola curiosità sul finale l'arbitro prima assegna cinque minuti di recupero poi non li fa giocare, in accordo con le panchine.