Si apre all'Olimpico la 22ª giornata di Serie A, la Roma ospita il Bologna, gli obiettivi profumano d'Europa: i giallorossi inseguono la Champions League, i rossoblù vogliono continuare a coltivare le speranze di Europa League.

Fonseca deve fare a meno, fra gli altri, dello squalificato Pellegrini, c'è Mkhitaryan nel tridente dei trequartisti, Kluivert parte dalla panchina, Kolarov torna titolare a sinistra con Santon dall'altro lato, panchina per Spinazzola. Mihajlovic sceglie Schouten a centrocampo con Soriano e Svanberg, davanti c'è Barrow per l'infortunato Sansone, per il resto tutte scelte confermate rispetto ai pronostici della vigilia.

Roma-Bologna, la cronaca

PRIMO TEMPO

A sorpresa ma non più di tanto, è il Bologna a tenere alti i ritmi del match, e già al 16' arriva il vantaggio: Barrow lavora una palla a sinistra, Smalling fa passare una palla pericolosa, Kolarov non segue il taglio di Orsolini, per quest'ultimo è facile infilare Pau Lopez a tu per tu. Un altro errore di Smalling non viene sfruttato d'un soffio da Svanberg, ma al 22' un clamoroso autogol di Denswil regala l'1-1 ai padroni di casa. Nuova parità che dura poco, al 26' il Bologna è di nuovo avanti: Barrow stavolta fa tutto da solo sempre a sinistra, conclusione forte deviata da Santon e palla in rete. Nel finale di frazione l'estremo difensore capitolino chiude sul diagonale di Palacio, s va al riposo sull'1-2.

SECONDO TEMPO

Subito in apertura di secondo tempo arriva l'1-3 di Barrow: parte largo a sinistra, stringe e supera Mancini, ha vita facile a trovare l'angolo giusto alla sinistra di Pau Lopez. Non molla la Roma, seppur senza pressare con convinzione, ma al 72' è Mkhitaryan a trovare la rete: cross del neo-entrato Bruno Peres, l'armeno brucia Danilo di testa e infila sotto la traversa. In pieno recupero è un'invenzione di Dzeko che fa tremare il Bologna, ma Skorupski chiude la propria porta in due occasioni in successione e conserva i tre punti conquistati dagli uomini di Mihajlovic.

Un risultato inaspettato in apertura di turno, un altro passo falso che complica la corsa dei capitolini, e che di contro fa volare l'entusiasmo di Palacio e compagni.

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