Sono costate care le due sconfitte consecutive, con un passivo di ben 11 gol subiti, a Igor Tudor che, dopo l'inizio tutt'altro che negativo, ha pagato per tutti l'improvvisa flessione dei suoi contro due avversari di primissimo livello, quali Atalanta e Roma. Riparte con Gotti in panchina l'Udinese, in attesa di precise indicazioni da parte della società sul nome del successore dell'ex Juve che dovrà provare a dare nuova linfa ai friulani per abbandonare il prima possibile le ultime posizioni di classifica. Per dare una svolta alla propria stagione, tuttavia, c'è innanzitutto da chiedere strada al Genoa di Thiago Motta che, dopo la contestata sconfitta di Torino contro la Juventus, vuole tornare a sorridere e proseguire quanto di buono già visto all'esordio del tecnico ex Inter, con la convincente vittoria in rimonta contro il Brescia. Tanto in gioco quest'oggi allo Stadio Marassi di Genova, in palio molto più dei tre canonici punti.

Si schiera con il 4-2-3-1 Thiago Motta e dispone dinanzi a Radu il quartetto difensivo formato da Ghiglione e Ankersen esterni e Romero e Zapata centrali. A centrocampo vi sono Schone e Agudelo, in avanti Pandev, Saponara e Kouamé alle spalle di Pinamonti

Gotti sostituisce l'ormai ex tecnico Tudor e in attesa di indicazioni specifiche per la direzione della panchina da parte della società schiera i suoi col canonico 3-5-2 di inizio stagione. Tra i pali va Musso, in difesa vi sono De Maio, Ekong e Nuytinck. A centrocampo Opoku esterno anomalo con precisi incarichi di marcatura su Kouame; sul versante opposto c'è Sema, interni Mandragora, Walace e De Paul, in avanti Nestorovski e Okaka.

Dopo i convenevoli di rito, inizia il primo tempo e subito con l'Udinese in avanti che ci prova con Nestorovski e Okaka, ma la difesa del Genoa chiude bene il tentativo degli avversari. Prende fiducia l'undici friulano e ci prova da calcio piazzato con Mandragora e al 21' ancora con Nestorovski che dialoga con De Paul e colpisce in pieno Romero con la conclusione di prima intenzione. Dal canto suo il Genoa prova ad amministrare, con discreto successo il pallone e si rende pericoloso con Kouamé, nonostante fin qui sia ben domato da Opoku, con palla che si perde sopra la traversa. Al 22', tuttavia, cambia il parziale, Kouamé e Pandev dialogano in mezzo a un inerme De Maio e trovano il destro vincente col macedone, sul quale nulla può Musso; il Grifone è in vantaggio. La partita è viva e le occasioni, nonostante si creano da una parte e dall'altra. Il gol è nell'aria e arriva al 32', quando il triangolo Okaka-Nestorovski-De Paul porta alla conclusione da fuori area di quest'ultimo con palla che si infila nel set e pari dell'Udinese. Ci provano ancora Mandragora e Nestorovski con poca fortuna e senza recupero termina il primo tempo, sul parziale di 1-1 tra Genoa e Udinese.


Nella ripresa si riparte con i medesimi 22 in campo e con ritmi più compassati rispetto alla prima frazione di gara. Al 50' conclusione di De Paul, centrale e ben controllata da Radu. Girandola di sostituzioni con Thiago Motta che da l'impressione di giocarsi il tutto per tutto e Gotti che preferisce affidarsi all'originario sistema di gioco. Ne guadagna lo spettacolo, nonostante le conclusioni davvero irresistibili continuino a latitare. Così il Genoa si affida a Schone al 71' da calcio piazzato con palla che termina di poco alta e l'Udinese con il neo entrato Lasagna che fatica a dialogare coi compangi di reparto, i ritmi compassati di inizio ripresa tornano alti, ma i rispettivi reparti difensivi sembrano essere sempre in grado di controllare le sortite offensive. Il match pare essere in equilibrio ma al minuto 87' l'Udinese trova il capolavoro con Sema, abile a sfruttare il buon servizio di Okaka e a portare i suoi in vantaggio. Il Genoa prova il tutto per tutto, ma si sbilancia oltremisura e al 94' subisce il gol del definitivo ko, con Lasagna che in contropiede affonda le speranze del Grifone. Non accade più nulla, termina la gara, tra Genoa e Udinese è 1-3.

Termina 1-3 tra Genoa e Udinese, un risultato che probabilmente fa tornare a splendere l'Udinese di Gotti che, sostituisce Tudor in panchina dopo l'esonero, in attesa di decisioni da parte della società Se la godono i friulani, autori di una prestazione maiuscola, fa mea culpa Thiago Motta, probabilmente troppo scellerato nelle scelte e nell'inseguire una vittoria che avrebbe fatto certamente comodo, ma che forse avrebbe meritato meno pragmatismo. Adesso testa e gambe al prossimo impegno, friulani con qualche incognita in meno, Grifone con un tutto da rifare che non fa dormire sogni tranquilli ai propri sostenitori.

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